Francavilla al Mare (Ch) presenta dal 14 al 28 ottobre presso il MuMi_Museo Michetti la mostra personale di Nino Spallone, a cura di Daniela Pietranico.
La mostra è composta da numerose opere di varie dimensioni e principalmente ad olio e fa seguito alla personale dell’artista tenutasi nel luglio scorso all’ExAurum di Pescara. Si ripropone una visione libera della produzione dell’artista dagli inizi fino ai giorni nostri, passando per il colore, le tonalità della luce, i collages, i quadrati, i rettangoli e le linee delle numerose tele, soprattutto degli ultimi decenni, senza fermarsi a distinguere il nuovo dal vecchio ma in una ricerca senza tempo della suggestione dell’essenziale, del movimento della luce e della profondità del colore. A queste opere vengono affiancate nel grande salone del MuMi carte ad olio e tele provenienti dall’archivio londinese dell’artista e risalenti ai primi anni Sessanta, mai esposte prima ed una selezione di sculture e bassorilievi anch’essi ispirati alle geometrie urbane .
L’artista, nato a Popoli e diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1956, si è presto trasferito a Londra dove, già operoso sul finire degli anni Cinquanta, ha vissuto appieno tutta la rivoluzione culturale ed estetica della metropoli inglese, dalla Swinging London fino ai giorni nostri, condividendo il proprio percorso, il proprio studio e le proprie ricerche formali ed estetiche con artisti e critici che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea di mezzo secolo.
Attivo componente della School of London fondata da Denis Bowen, movimento internazionale degli anni ’60 di artisti dediti all’arte astratta, Nino Spallone, secondo Maria Cristina Ricciardi, riduce il linguaggio ad un vocabolario essenziale, affidato alla simbologia delle forme, secondo quella tradizione esoterica, ben nota a grandi maestri dell’astrattismo quali Kandinskij, Mondrian Kupka, che associa alla linearità orizzontale l’idea dell’acqua e della terra, a quella verticale lo slancio dello spirito e all’elemento circolare l’idea del cosmo, e dunque della nascita.
Per Spallone la pittura è una costruzione mentale: la consapevolezza progettuale di ogni lavoro è parte essenziale della sua pittura. Grazie all’uso potente del colore la sua arte imita con una forte tensione emotiva la realtà e simultaneamente con l’astratto evoca riflessioni universali.
Data e Ora
14/10/2017 / Tutto il giorno
Luogo
MUSEO MICHETTI_MU.MI.