La mostra, curata da Barbara Martusciello, coinvolge gli artisti Simone Marini, Nordine Sajot, Alessandro Valeri e il collettivo Numero Cromatico in un confronto appositamente pensato e realizzato per gli spazi delle aree in disuso delle ex caserme di via Guido Reni – oggi DiVisione Guido Reni – con un evento collaterale nell’ambito di Video Città – Immagini in movimento, Roma 2018.
L’arte – scrive la curatrice – “vi si inserisce come attivatore dolce di una possibile rigenerazione urbana, culturale, sociale e collettiva, nonché estetica che non sia effimera ma prosegua nel tempo e produca un cambiamento virtuoso: va inteso in questo senso il titolo della mostra, Next Stop, in cui installazioni e progetti partecipativi sono qui a testimoniare che l’arte visiva, unendo forma e sostanza, ha un grande potere connettivo.”.
Così, ecco che Simone Marini allestisce una foresta di cartelli stradali (Nuove Direzioni, 2018: 6 pali cm. 2.70; targhe cm 80 x 20 x 3; ferro e alluminio e stampa grafica) simili a quelli realmente posti per le indicazioni urbane comunali, e, giocando con Guy Debord e la deriva psicogeografica, ha indicato nuove direzioni possibili per un on the road metropolitano che tenga conto della sempre più pesante e pervicace realtà tecnologica che ha, di fatto, modificato la nostra vita.
Nordine Sajot affronta concettualisticamente riflessioni sull’essere umano e le questioni collettive e culturali, socioculturali, antropologiche e della comunicazione, analizzando le relazioni con l’identità e il consumo; di questo parla in HABEMUS (2018: installazione fotografica su carta – dim. variabili/ambientali), in P.G.R. (2018: carta, matita – installazione dim. variabili/ambientali) e in Video da tavola (2000: video installazione loop) in cui mostra i nuovi tempi pagani – ipermercati – e la nuova religione – l’iperconsumismo, l’accelerazione dei desideri indotti dalla macchina mediale e commerciale – analizzati criticamente; propone un confronto e non una sovrapposizione dei due linguaggi: dell’arte e della comunicazione.
Il collettivo Numero Cromatico, con #frasifatte – È per te il nostro boato ci mostra un’opera contraddistinta da uno stimolo verbale estrapolato dal contesto della tifoseria organizzata e lo ripropone sotto forma di verso poetico: la frase è interpretabile in vari modi, e infatti, durante tutto il periodo della mostra verranno distribuite gratuitamente delle cartoline sulle quali è presente la frase Scrivi il tuo boatoove i visitatori potranno scrivere la risposta sulla cartolina e condividere la foto su Instagram in un Profilo dedicato ad hoc per raccogliere le foto prodotte e pubblicate dai visitatori con l’hashtag, appunto, #frasifatte
Alessandro Valeri porta avanti il suo lavoro politico in senso etico, che rileviamo nel luminoso LIFE MILK REVO – dalla serie Tastiera Universale – (2018: tubo neon, materiali vari – cm120 x 120), con parole al neon che si rafforzano tra loro; e in Pensa, ragazzo. Tutto costa di più, ma i soldati d’italia costano ancora 100 lire, installazione con un banco scolastico in legno appeso al soffitto e 80mila spezzoni di matite che rimandano al concetto di istruzione con le sue ombre e le oscurità, abusi e mistificazioni compresi. Il video Ossessione (2013) fa da controcanto a queste installazioni mostrando uno straniante assillo personale interiorizzato ma anche simbolico e condiviso.
Next Stop | L’Arte come rigenerazione urbana, culturale, sociale e collettiva
Mostra di arte contemporanea a cura di Barbara Martusciello
Site specific di: Simone Marini; Nordine Sajot; Numero Cromatico; Alessandro Valeri
Evento collaterale di VideoCittà – Immagini in movimento, Roma 2018
Inaugurazione: sabato 20 ottobre 2018 dalle ore 18.30
Dal 21 ottobre al 15 dicembre 2018 | DiVisione Guido Reni, Via Guido Reni, 7 Roma
Data e Ora
20/10/2018 / 18:30 - 21:00
Luogo
DiVisione Guido Reni