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Memorie di paesaggio

 

Alle corrispondenze tra Rocco Sambenedetto e Lúcio Rosato è dedicato il nuovo appuntamento di usomagazzino per altre architetture. Memorie di paesaggio come viaggi mai viaggiati prendono corpo nelle cose e nel segno: raccontano il tempo nella sottrazione dei giorni. (LR)

Attraverso otto carte, lavorate e dipinte dal 1997 al 2017, Rocco Sambenedetto racconta di un viaggio autobiografico che lo ha portato negli anni a cercare sempre una cosa nuova da fare per poi oggi, a ottantadue anni, confessare a voce alta: “… e poi faccio sempre la stessa cosa”, nella ricerca di leggerezza e sottrazione. Una pittura che tende (come già scriveva Antonio Bandera in occasione della sua prima personale tenuta a Pescara nel 1957) “a risolvere quesiti di forma e di colore strettamente connessi secondo una metodologia di ricerca sistematica e funzionale”. Sambenedetto ritorna con il colore bianco su vecchie carte per cancellare quello che ancora di troppo permane dopo la sottrazione, ma allo stesso tempo irrompe con il colore sul nuovo foglio bianco: testimone ne è un acquerello provvisoriamente terminato da qualche giorno dove l’immagine, insieme al colore, è ancora alla ricerca di una definizione di spazio.

Otto lavori per raccontare gli ottant’anni di Rocco Sambenedetto, possono sembrare pochi eppure, Rosato non garantisce che il giorno dell’inaugurazione ci saranno ancora tutti gli otto lavori esposti: “quello che ci accomuna è un processo di dismissione e sottrazione continua, alla ricerca dello spazio autentico: il vuoto necessario”.

È questo un omaggio all’impegno costante e alla coerenza che hanno visto Rocco Sambenedetto attivo anche come operatore culturale con il suo spazio espositivo di Francavilla al mare: il modulo, dedicato alla sua passione per Le Corbusier, dove sono passati e si sono più volte fermati i suoi preferiti: Virgilio Guidi e Piero Gruccione.

Alle carte segnate e dipinte di Sambenedetto si accostano le cose poggiate di Lúcio Rosato a raccontare di paesaggi quotidiani. Sui tavoli bianchi da pascolo, da lui stesso disegnati, sono poggiati i modelli in cemento di una piccola casa reiterata a stampo nella sequenza dei giorni, la sabbia del deserto conservata in un antico vetro di farmacia, la soglia verde (modello di studio per una porta dal cielo nell’aeroporto Malpensa a Milano), miamadremare (sasso in ceramica blu), mentre sul tavolo nero da pascolo è poggiato un calendario che giorno dopo giorno si assottiglia: dismissione del tempo o qualcosa che sto perdendo.

Memorie di paesaggio

Rocco Sambenedetto (Pianella 1935) vive e lavora a Francavilla al mare, dove ha fondato e diretto la galleria “Il Modulo”. Più volte insignito del premio Michetti, ha esposto in personali e collettive, ma sempre con “avarissima esibizione”.

Lúcio Rosato (Lanciano 1960) architetto, viaggia sui territori al limite tra la concretezza del pensiero e l’astrazione della materia realizzando altre architetture. Soprav/vive e prende appunti a Pescara.



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Data e Ora
17/02/2017 / 19:00 - 21:00

Luogo
usomagazzino PER ALTRE ARCHITETTURE



Roberto Sala

Art director della rivista Segno insegna Grafica editoriale all'Accademia di Belle Arti di Brera