Sabato 14 aprile a partire dalle 18, il giovane artista modenese Mattia Scappini presenta “Ciclopiche HG 80”.
Oli su carta di medio e grande formato e sculture in una personale a cura di Ersilia Sarrecchia, testo critico di Andrea Saltini e didascalie metafisiche di Francesco Ricucci.
Quella di Mattia Scappini inizialmente appare come una ricerca sul paesaggio contemporaneo, sul tempo e la memoria, attraverso una pittura a olio, prevalentemente su carta e cartone, lenta e rigorosa, che tende ad esaltare scenari, luoghi e zone misteriose. A volte ci appaiono come paesaggi post urbani: città, anche. Ma un occhio più paziente ci rivela ciò che rimane, in fondo, delle città, condensati di luoghi comuni, una summa di concetti condivisi, d’immagini costantemente reiterate che, a forza di essere ripetute, si condensano, si ammassano, solidificano e poi rimangono lì, monolitiche, inesorabili, ripetibili, infinite, riflettenti. Erose. Vere. O meglio, erano vere, ma adesso non lo sono più. Luci, ombre. E poi c’è il mistero, che rimane nella penombra, si dissolve lungamente, solido e liquido a un tempo. Attraverso un sapiente uso del non-colore Mattia Scappini, crea dei non-luoghi, spazi che smettono di esser parte di un paesaggio, ma rinascono, riaffiorano da un mondo interiore, silenzioso, intimo, personale, sentimentale, una Stimmung, un’astrazione mentale fuori dal tempo.
Data e Ora
14/04/2018 / 18:00 - 20:30
Luogo
ranarossa 3.0