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Matteo Ceretto Castigliano – Orizzonte artificiale

Quarto appuntamento per il progetto GrandeNeroGrandeBianco alla Galleria CRAC- Chiara Ronchini Arte contemporanea con la personale – ORIZZONTE ARTIFICIALE – dell’artista Torinese Matteo Ceretto Castigliano.

Orizzonte artificiale, simbolicamente cielo e terra, ovvero il terreno e l’astratto, sono la metafora della ricerca artistica di questo ambizioso e insolito progetto.
Il progetto pensato a Torino è stato interamente realizzato a Terni grazie alla preziosa collaborazione di due Aziende del territorio, Giancarlo Bolli Servizi e  RDA Multiservice sabbiatura e verniciatura a polvere,  che con le coordinate dell’artista hanno realizzato questi lavori.

Matteo Ceretto Castigliano, artista Torinese classe 1985, traccia una linea immaginaria partendo da coordinate oggettive visibili geograficamente, e coordinate concettuali, percepibili nella cultura e nella storia.
La linea tracciata è una linea che da Torino arriva a Terni, delineando analogie tra passato e presente nella storia di un’industria metalmeccanica, simbolo in questo caso delle due città.
Un percorso visibile e percettibile con molte affinità tra le due realtà urbane; i materiali, i punti di riferimento, la cultura, il lavoro, l’antropologia di un luogo e dei suoi abitanti.

I lavori realizzati interamente in metallo verniciato ed assemblato, sono il passato e il presente, sono la storia di un luogo rappresentati dalla possente presenza dell’opera materiale, la quale si può toccare e sentirne il peso.
La scelta dei colori di ogni lavoro ha un proprio significato: il bianco è la purezza di una cultura, il nero la sua complessità, il grigio l’unione di analogie e differenze di un territorio, il trasparente la realtà delle cose, l’azzurro vuole ricordare il caschetto degli operai delle acciaierie.

In mostra oltre ai sei lavori, una fotografia di archivio riproposta in grande formato e alcuni disegni su carta.

 

L’opera di Matteo Ceretto Castigliano (CT) affonda le sue radici nella cultura del Writing.
Dalle prime sperimentazioni, influenzate dagli stili più innovativi dei graffiti, è passato in modo progressivo ad una ricerca minuziosa capace di cogliere ed evidenziare i cambiamenti del paesaggio urbano.
Le fascinazioni ricevute dai graffiti sono tuttavia presenti nelle fasi di questo processo : Il soggetto-oggetto della sua analisi, le tecniche utilizzate ed in parte i luoghi scelti per i suoi interventi.
L’interesse per il lettering, si è quindi trasformato in espediente per lo studio della forma fino ad approdare, oggi, ad una ricerca più ampia relativa allo spazio e alle dinamiche contemporanee.
Tra le principali mostre ricordiamo: “Whatever comes tomorrow, happened yesterday” MiniGalerie (Amsterdam); “Via Torino” Galleria Giuseppe Pero (Milano); “Tojour Beton “ Slika gallery (Lione); “1984” Galleria Civica (Modena); Artmosphere Biennale (Mosca); “MarBazar “ Ritmo (Catania);”Operazione Axum” Cripta747 (Torino).

I suoi wall paintings sono visibili sui muri di Torino, Modena, Bologna, Catanzaro, Hasselt, Varsavia, Madrid, Kosice, Breda.



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Data e Ora
24/02/2018 / 18:00 - 20:00

Luogo
Crac Gallery