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Margutta Stazione Urban

Continua con questo secondo appuntamento l’anno “urban” del Margutta Veggy Food & Art voluto da Tina Vannini. “Margutta Stazione Urban” è il titolo della mostra a cura di Francesca Barbi Marinetti che inaugurerà giovedì 15 dicembre, alle ore 19, con la presenza di nomi importanti nel panorama della street art romana, artisti conosciuti e apprezzati dal pubblico nazionale e internazionale.

Come per molte stazioni del nostro Paese durante il periodo natalizio, anche la Stazione Margutta avrà quest’anno un Presepe ad accogliere ospiti, curiosi e viandanti. Anzi, Margutta Stazione Urban sarà Presepe grazie alle meravigliose opere allestite negli spazi espositivi. Un presepe fortemente contemporaneo ed ispirato ai temi scottanti della quotidianità che mettono in moto coscienza e senso etico. Un tema che si anima di sensibilità attente al contemporaneo e nel recupero dei soggetti sacri, rivisitati laicamente, affrontano questioni calde del nostro affannoso oggi su cui convergono pensiero, coscienza e senso etico collettivo.

Dal barocco al neo pop, dal pop surrealismo al lettering, i nomi degli street artist in mostra: Beetroot, Gomez, Lucamaleonte, Moby Dick, m.sgarbi, omino71, Solo e Daniele Tozzi. La mostra sarà visitabile sino al 15 febbraio. Il progetto espositivo, avviato sin dall’inizio in stretta collaborazione con Emergenza Sorrisi, è un progetto di solidarietà finalizzato alla raccolta di fondi per scopi. Le opere saranno battute all’asta in occasione dell’evento di chiusura previsto per il 12 febbraio 2017: parte del ricavato sarà devoluto all’associazione benefica. Andranno all’asta anche i decori natalizi firmati Moby Dick, che ha rivisitato con il suo inconfondibile stile, tra spray e tag, i più comuni simboli natalizi.

“Il Natale per il Margutta – spiega Tina Vannini, titolare de Il Margutta Veggy Food & Artè sempre stato un momento per coniugare l’Arte alla solidarietà, ma anche per provocare riflessioni e stravolgere i simboli classici più rappresentativi delle festività. Il presepe “urban” incuriosisce, fa riflettere e provoca. Lo fa attraverso 8 segni ben distinti, emozioni diverse, quali, energia, ribellione, utopia, identità, desiderio e voglia di esprimersi nonostante e, anche, contro tutti”.

Le biografie degli artisti

BEETROOT – Nato a Roma nel 1974. Inizia il suo percorso nella Street Art nel 2009. Lavora da subito al personale progetto chiamato Picture Crossing, unico nel suo genere: lascia le proprie opere su tela ed altri supporti per strada al loro destino. Chiunque è libero di appropriarsene liberamente per poi a loro volta decidere le sorti dell’opera, partecipando così al concetto di libera circolazione dell’arte. La sua sperimentazione di materiali continua e raggiunge lo strano connubio tra stucco ed acrilici Spray per poi essere modellati con il trapano per ottenere un risultato materico e poliedrico.

GOMEZ – Luis Gomez de Teran (aka Gomez) è nato a Caracas (Venezuela) nel 1980. Ha vissuto tra Londra, Berlino e Roma, dove ora risiede e città in cui coltiva la sua vocazione artistica manifestata inizialmente attraverso il linguaggio dei graffiti e culminata, negli ultimi anni, nella pittura figurativa. La sua è una pittura simbolica, barocca, fortemente suggestionata da Caravaggio soprattutto per l’uso di luci e ombre e per le tematiche, sempre in bilico fra il bene e il male. Pur non avendo una formazione accademica, la sua scuola sono i muri di grandi e piccole città del mondo (Roma, Londra, Barcellona, Berlino, Mumbai). Come luogo di espressione privilegiato, Gomez ha scelto la periferia, luogo che gli dà l’energia creativa per l’azione pittorica.

LUCAMALEONTE – Lucamaleonte è nato a Roma nel 1983, dove vive e lavora. Laureato all’Istituto Centrale per il Restauro, è attivo nel campo della StencilArt dal 2001. È entrato a contatto con la street art realizzando stencil sui muri di Roma, approdando in poco tempo alla produzione di opere più elaborate dipinte su tela. Ha sviluppato uno stile molto personale, ottenendo stencil elaborati a più livelli realizzando immagini con una resa quasi fotografica. Ha partecipato, nel corso degli anni a diverse esposizioni sia in gallerie italiane, sia all’estero (Stati Uniti, Australia…), come il Can’s Festival di Londra.

M.SGARBI – M. Sgarbi, all’anagrafe Mauro, nasce nel 1972 in Malaysia. Dopo aver viaggiato in lungo e largo per il sud est asiatico, si trasferisce definitivamente a Roma nel 1982., l’Arte scorreva forte nelle sue vene. Non frequenta l’Accademia d’arte ma, proveniente da una famiglia di artisti francesi tramandati di padre in figlio da lunghe generazioni, si forma da autodidatta sperimentando molteplici tecniche e stili artistici. Dal 1994 al 1996 studia alla “Scuola Romana dei Fumetti” in Roma e nel 2006 ho animazione e modellazione 3D alla “VanArts” in Vancouver (Canada). Dal 2006 al 2010 è alla “Academy Program Study” in Roma per studiare presso la “bottega” del pittore romano Michele Varvo. Nel 2010 studia nudo femminile presso la RUFA – Rome University of Fine Arts (Italy). M.Sgarbi è pittore prettamente surrealista e metafisico con una ricerca che verte alla rappresentazione di mondi paralleli o situazioni oniriche.

MOBY DICK – Marco Tarascio, in arte ”Moby Dick” è uno degli artisti e street artist di riferimento del Pop Surrealismo di matrice “made in Italy”. Prende parte all’evento collaterale della 53esima Biennale di Venezia. Espone a New York, presso il Jarvitz Center di Manhattan, nell’ambito del “Remade in Italy” e, poco dopo, ripete l’esperienza a Tokyo, all’interno del Westing Hotel e a Osaka. Viene convocato dall’Italians Contemporary per partecipare ad una mostra itinerante tra il Giappone e gli Usa, nell’ambito del progetto “Italian Feelings”, patrocinato dal MACIA. Negli ultimi anni è stato l’assistente dei più grandi street artist del panorama mondiale, come Eduardo Kobra e Roa. La sua arte è onirica, il contatto con la natura è forte e la sensibilità che ne scaturisce profonda e smisurata.

OMINO71 – omino71 nasce nel 1971 a Roma, città dove vive, sobilla e lavora. Dalla fine degli anni Novanta diffonde la sua idea di arte pop(olare) tra supereroi, santi, giocattoli e bambini in un “mash up” dalle tinte decisamente sature. Nella sua produzione alterna interventi in strada a base di murales, poster e sticker a un’attività espositiva che si riconosce nelle cosiddette tendenze neopop partecipando a un centinaio di mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Irrequieto dalla nascita, all’attività personale affianca quella di autore e curatore di progetti collettivi, vantando numerose collaborazioni nazionali ed internazionali.

SOLO – Ha cominciato a dipingere e cinque anni dopo si laurea a pieni voti sotto la guida di Michele Cossyro, pubblicando un’antologica sull’artista americano Ronnie Cutrone, assistente di Andy Warhol e importante esponente della Pop Art. L’antologica comprende una videointervista girata nell’atelier dell’artista a New York, destinata all’archivio storico della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Oggi continua la sua ricerca pittorica su tela e abbracciando la risacca della street art di tanto in tanto fa apparire qualche supereroe sui muri della sua città per farvi sentire meno soli. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero. Dal 2010 collabora alla realizzazione di scenografie per cortometraggi e videoclip musicali collaborando con importanti collettivi.

DANIELE TOZZI – Daniele Tozzi nasce a Roma nel 1981, dalla seconda metà degli anni novanta entra in contatto con la cultura hiphop e in special modo con il writing, passione che gli cambierà la vita. Studia grafica presso lo IED di Roma diplomandosi in Digital Design nel 2003, subito dopo comincia a lavorare per agenzie di comunicazione e clienti privati, prima in agenzie di comunicazione poi come freelance. La passione tra studio del lettering e grafica si tramuta in originali tele e tavole dipinte a china e acrilici colorati; caratteri tipografici prendono forma da citazioni di canzoni e testi, background culturale dell’artista, diventando complessi calligrammi. Le lettere diventano una forma d’arte che parla attraverso le opere. In un mondo sempre più rivolto al digitale, il ritorno alla scrittura manuale è spunto per una riflessione sui tempi (frenetici) moderni. “Il futuro è il passato…”.



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Data e Ora
15/12/2016 / 19:00 - 22:00

Luogo
Il Margutta