Sfhir, Man O ‘Matic, Chekos, Crisa, Gijs, Kikiskipi, Luca Ledda, Solo, Diamond, TMX, Luogo Comune, Rame 13, Giulio Vesprini, Riccardo Buonafede, Toni Espinar, Eleman, Simone Carraro, Nsn997, Davide DPA, Giorgio Je73, Fijodor, Giacomo Drudi, Noeyes e Alessio Bolognesi, saranno i protagonisti di Manufactory 2019, che si propone di continuare la riqualificazione delle mura perimetrali dello Stadio di Comacchio, iniziata l’anno scorso, aggiungendo 3 interventi dislocati sul territorio tra Comacchio, Porto Garibaldi e Lido degli Estensi.
Da segnalare la collaborazione col giovane cappellaio codigorese Roberto Lucchi: l’abilissimo artigiano, che ha forgiato prestigiosi cappelli per importanti personaggi dello spettacolo come J-Ax, Giuliano Sangiorgi e lo chef Joe Bastianich, creeràad hoc un cappello dell’artista appositamente per Manufactory Project.
Promosso dall’Associazione di promozione sociale Spazio Marconi, gestore del FabLab MakeInCo di Comacchio, ilManufactory Festival nasce dalla necessità di valorizzare l’arte urbana nel comune di Comacchio, arrivata nel 2005 quando uno dei più celebri street artist ha posato i suoi pennelli su alcuni edifici del paese: BLU. Grazie all’iniziativa culturale “Spina Festival”, Comacchio vanta opere di grande prestigio non solo di BLU, ma anche di Ericailcane e dell’artista inglese Lucy McLauchlan.
Il progetto Manufactory nasce nel 2017 da un’idea di Riccardo Buonafede, artista comacchiese che propone all’amministrazione comunale di dipingere alcuni muri di edifici degradati con lo scopo di riqualificare aree dismesse e abbandonate. Da qui arriva nel 2018 la prima edizione del festival Manufactory, che porta lungo l’intera area dello Stadio le firme di Dzia, Krayon, Ironmoud, Alessandra Carloni, Davide Bart Salvemini, Dissenso Cognitivo, Reve+, Brome, Paolo Psicho, Riccardo Buonafede, Laucky, Yopoz Carlo Bascelli, Antonino Perrotta e molti altri.
Tema dell’edizione 2019 è “il ponte”: Comacchio, denominato “la piccola Venezia”, è un antico borgo lagunare i cui ponti sono caratteristici ma anche fondamentali nell’assetto territoriale, in quanto creano collegamenti tra quelli che una volta erano isole. Ed è proprio per evidenziare il concetto di connessione che Manufactory si pone in continuità col festival OSA di Diamante (Cosenza) organizzato da Antonino Perrotta, direttore artistico di questa seconda edizione del Manufactory, con il festivalVedo a Colori, coordinato da Giulio Vesprini a Civitanova Marche, e con il festival 167/B guidato da Chekos a Lecce.
Data e Ora
14/06/2019 / Tutto il giorno