Emmanuel Radnitzky, in arte Man Ray, è noto soprattutto come fotografo. Ha raggiunto fama mondiale con i suoi ritratti di artisti e le sue rayografie degli anni ’20, prodotte senza l’uso della macchina fotografica. Ma non è tutto; Ray è stato anche pittore, designer, scrittore, si è dedicato alla tipografia, ai libri, ai film, alle riviste di design e si è cimentato anche nel ruolo di fotografo di moda per Vogue e Harper’s Bazaar, sfruttando i media e le tecniche artistiche in modo creativo e giocoso. Nella sua autobiografia apparsa nel 1963 scrive: “Lo strumento non è importante, si può sempre conciliare il soggetto con i mezzi a disposizione e ottenere un risultato interessante (…) si dovrebbero superare i propri limiti, usare l’immaginazione, essere creativi.”
Se la fotografia dell’artista statunitense è ampiamente nota nel panorama del Dadaismo e del Surrealismo, fin’ora Man Ray è poco conosciuto nelle regioni della Germania. Ray si rapporta non solo ai media, ma anche alle due capitali dell’arte del ventesimo secolo, Parigi e New York, città in cui ha vissuto.
La mostra, curata da Lisa Ortner-Kreil, si terrà al Bank Austria Forum Vienna ed è dedicata a “Man Ray, l’artista universale” e con un approccio critico affronta questioni che hanno segnato la sua opera in generale, tra cui la vicinanza e la distanza tra la fisicità dell’uomo e della donna e la loro rappresentazione nella sua opera. Inoltre la mostra presenta Man Ray nella veste di colui che partecipava ai circoli più entusiasmanti della società come prototipo del networker e del catalizzatore.
Una selezione di 150 opere provenienti da tutto il mondo, che comprende quadri, fotografie, oggetti, lavori su carta, collage, assemblaggi e film sperimentali traccerà il profilo della personalità di un artista enigmatico e complesso, che ha spianato la strada per l’arte moderna e ha gettato le basi per quella che noi oggi consideriamo arte.
Data e Ora
14/02/2018 / 00:00 - 23:59
Luogo
Bank Austria Kunstforum Wien