Life on Mart è la mostra evento a tappe di Mart, una doppia performance per
Effetto Venezia, la kermesse più frequentata dalla città.
Una mostra diffusa, itinerante, incompleta se non visitata nei due locali che la ospitano, mentre il titolo è un gioco di parole immediato che rimanda alla vita su Marte o meglio su
Mart, lo pseudonimo del prolifico street artist livornese.
Mart è davvero come un pianeta o meglio come un marziano che lo abita, vede le
cose come le vedono gli occhi di un artista dotato di un filtro soprannaturale, osserva il mondo e lo ricrea con le sue mille intuizioni.
Life on Mart è una passeggiata ad arte in un mappamondo sottosopra dove si salta da Roma a Riace, dalla Korea agli Stati Uniti, dall’Antartide alla Kamčatka grazie alla presenza di istallazioni che permettono escursioni in una ‘geografia del dolore’.
Mart è un artista sensibile alle grandi questioni che stanno portando alla distruzione della terra, sottolinea l’inumanità dell’uomo cieco che sta trascinando se stesso verso un’inesorabile fine, ma il suo è un modus operandi artistico che non vuole appesantire, semmai divertire, facendo riflettere.
La sua è un’arte tutt’altro che minimal, ma imbratta, getta energia vitale e si fa sentire. Quasi un’arte mediatica, dall’estetica pop, propria della rete, fatta di imput continui, pugni nell’occhio, bombardamenti.
E’ un artista poliedrico che si occupa di scultura, di stencil art, di pittura, di grandi istallazioni proprie dell’arte contemporanea con chiari rimandi ad Ai Wei Wei, è un
esteta che non sa trattenere il flusso continuo di visioni e che invece di fermarsi su un’idea vincente, le realizza tutte, creando una dimensione generosa e accattivante che colora, continuamente.
Per i giorni di Effetto Venezia, saremo invitati da Gandhi in persona ad entrare in questa vita altra fatta di moltitudini. Increduli assisteremo ad una nuova versione del Risiko, dove a far da padrone, invece dei carro armati, saranno le bottiglie, dei sei colori classici dei carro armatini del famoso gioco, bottiglie che rappresentano l’attuale problema dell’invasione della plastica.
”La plastica è un materiale bellissimo – dichiara Mart -, è l’uomo che l’ha trasformata
nel nuovo capro espiatorio, nemico da demonizzare, io lavoro in un nuovo campo
minato, un nuovo Risiko, dove il lancio dei dadi non può più essere solo fortuna, ma
l’idea artistica per un uso consapevole della plastica che possa lasciare un’eredità
migliore ai nostri bambini.”
I bambini sono il pubblico adatto per questa mostra ma chiunque potrà giocare con le
istallazioni, immaginando ad esempio di ritagliare i vestiti di Trump e Kim Jong-un, i
discussi capi di stato di America e Corea del Nord, resi cartoni animati, buffoni di
corte, pupazzi di carta da vestire come fossero Micky Mouse o marionette. Chiunque potrà stupirsi degli enormi sacchi di spazzatura che in questa nuova geografia diventano colline da visitare, montagne da scalare.
L’istallazione in questione con protagonista Paolina Borghese di Canova si chiama
Caput Mundi ed è un richiamo a Roma capitale e il drammatico problema dei rifiuti
tra le strade.
E in più, chissà cosa penserà chi vedrà la serie giubbotti salvagente attaccati alle
cruccette dello stand abusivo e sequestrato colmo di oggetti entropici dall’atmosfera
burtoniana, chissà se avranno voglia di mettersi nei panni dei migranti che
giornalmente li indossano sperando di sopravvivere alle traversate.
Filtriamo la realtà attraverso lo schermo del nostro smartphone, quando sul display
compare il messaggio che ci ricorda la batteria in esaurimento scatta l’ansia
dell’essere umano di rimanere fuori dalla rete, scollegato da internet e dal suo mondo
virtuale, la nomofobia.
Mart interagisce col minaccioso messaggio di avviso e lo fa comparire su sfondi reali.
Affronta il tema della desertificazione, della fame, dello scioglimento dei ghiacciai e
dei relativi cambiamenti climatici.
Svegliamoci, facciamo presto, prima che resti soltanto il 20% delle risorse a nostra
disposizione, svegliamoci prima di soccombere come un telefono che ha perso la sua
carica e l’uomo il suo carico emotivo.
Se le opere di grandissime dimensioni (si veda ad esempio il dittico di sculture contro
il vandalismo in strada e i Bronzi di Riace di Mart, un modo per far meditare
sull’importanza che diamo ai ritrovamenti dei corpi archeologici piuttosto che a quelli
umani) occuperanno l’area del ex teatro, tutto il resto delle opere, le serigrafie le tele inedite, e gli stencil del ciclo Art is a disease, nonché i gadget, saranno visibili a Uovo alla Pop galleria.
website: www.uovoallapop.it
il Solo Show di Mart Signed curato da Uovo alla Pop – Galleria
2 LOCATIONS per una Mostra diffusa:
1.Uovo alla Pop
2. Teatro S. Marco, Livorno
L’evento si svolgera al Teatro San Marco in Via San Marco 6/16, Livorno
Data e Ora
01/08/2019 / 19:00
Luogo
Teatro San Marco