Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c’era nessuno.
Martin Luther King
Alviani ArtSpace, spazio di ricerca e di contaminazione tra linguaggi artistici e tecnologici, all’interno dell’Aurum di Pescara, a partire da giovedì 7 giugno dalle ore 10,30, in occasione del Congresso Nazionale dell’ARCI, che ha come tema la capacità di “Liberarsi dalle paure”, presenta la mostra personale di Laura Cionci “Friche. Fragile e Immortale”.
“Friche” è il termine utilizzato da Gilles Clement per raccontare la storia di un territorio in uno specifico momento, è il nome del luogo/soglia utilizzato dall’uomo e in seguito abbandonato, riconquistato dalla natura: uno stato essenzialmente dinamico e immortale.
La natura si riappropria degli spazi dismessi e ripone nei frammenti più insignificanti la sua grande ricchezza biologica, la biodiversità.
Il corpo, con la sua fragilità, entra a far parte del paesaggio, alcune volte si fonde con esso e quasi scompare, come un elemento di confine tra una soglia e l’altra: la natura e l’architettura.
La serie fotografica di lightbox ispirata al “Manifesto del terzo paesaggio”, prodotta a partire dal 2014, è un apparente racconto romantico del mondo che cela in sé la contrapposizione tra la fragilità del corpo umano nudo immerso nell’immortalità della natura e rappresenta la sfida dell’uomo a voler superare la paura nell’affrontare la forza inesorabile del paesaggio.
La forza inesorabile della natura non risiede solo nelle tempeste, nelle valanghe e nei terremoti, ma ha voce in capitolo in ogni più piccola trasformazione del suolo.
Gilles Clement afferma il valore dell’atto dell’abbandono, del lasciare che sia la natura a progettare lo spazio secondo le proprie regole.
La mostra è una preview del lavoro di Laura Cionci che si è sviluppato in questi anni e che verrà presentato in toto durante la personale organizzata per il prossimo anno presso lo spazio Alviani.
Data e Ora
07/06/2018 / 10:30 - 19:30
Luogo
Alviani ArtSpace