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Joshua Miller: Liquid Products and Frozen Form

“C’è un personaggio centrale in questi dipinti, ed è la pittura o il linguaggio stesso. È come se esistesse un essere che indossa molti abiti e parla a più voci per raggiungere il suo obiettivo:
la comunicazione. La storia narrata è “la storia della pittura.” Joshua Miller
‘Liquid Products and Frozen Form’ è la prima mostra in Italia dell’artista americano Joshua Miller (1981, Colorado, Stati Uniti). Dieci grandi tele accompagnano lo spettatore in un percorso che, esplorando la fenomenologia del linguaggio visivo, assume la forma di un atlante dell’immagine che racconta la storia della pittura.
Ispirandosi alla cultura popolare Miller dipinge oggetti semplici e quotidiani con un approccio inconsueto e originale. L’artista sperimenta tecniche del passato e accosta differenti stili pittorici ottenendo formule espressive ed emotive che raccontano l’intera gamma di stati d’animo e personalità insiti nella pittura.
Seguendo lo schema della griglia, il soggetto viene ripetuto sulla tela secondo punti di vista diversi su uno sfondo bianco o grezzo che consente di focalizzare immediatamente gli elementi principali di ciò che è rappresentato.
Le fonti d’ispirazione e i riferimenti nella pittura di Miller sono molteplici: dai thesauri agli esercizi di calligrafia, dal suo archivio personale fino alla grafica informativa e alla tecnologia digitale. Miller esplora questo repertorio lasciandosi trasportare da stati d’animo quali la nostalgia, l’umorismo, la concentrazione, la banalità e infine dalla ricerca ossessiva d’innovazione che caratterizza l’essere umano contemporaneo. Protagonisti assoluti, questi soggetti-oggetti si trasformano in interlocutori autonomi in un dialogo diretto con lo spettatore che, nel percorso della mostra, è chiamato ad attivare il proprio inconscio ottico e a tradurre ogni opera individualmente. Come sosteneva Jean Baudrillard, sociologo e filosofo francese, nel suo saggio Il sistema degli oggetti, ci troviamo in un’epoca in cui l’oggetto diventa ‘materiale performativo’ e semplice ‘rete di informazione’.
Lo storico e critico d’arte tedesco Aby Warburg, altro importante riferimento nella pratica di Miller, ideò un atlante della memoria, lo Mnemosyne, in cui raccolse più di 60 tavole su cui appuntò immagini e riproduzioni fotografiche di epoche distanti. Miller rielabora un proprio atlante della pittura, che diviene veicolo di comunicazione e di trasmissione di conoscenza, di memoria, di studio, volto a svelare nuove associazioni e forme di significato sul pensiero della cultura occidentale.

Joshua Miller
Liquid Products and Frozen Form
September 12 – October 24, 2019
Opening September 11, 7pm

T293 srl. | via Ripense 6 00153 Roma | 06 89825614 | info@t293.it



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Data e Ora
11/09/2019 / 19:00 - 21:00

Luogo
T-293