Con “Viaggio nell’ombra” Studio G7 promuove la tappa bolognese del progetto di mostra itinerante ideato dagli artisti Italo Bressan e Marco Pellizzola. La rassegna, che procede da circa un anno coinvolgendo diversi spazi in Italia e in Europa, comprende un ciclo di esposizioni unite dal titolo e dal motivo di indagine. “Viaggio nell’ombra” si sofferma sul percorso di ricerca seguito separatamente dai due artisti da una decina d’anni e, pur riconoscendone la sostanziale diversità, focalizza una comune linea tematica. Bressan e Pellizzola meditano su uno dei motivi strettamente connessi al fare pittura o scultura, quello, appunto, dell’ombra.
La riflessione attorno ai principi di luce e colore è centro della ricerca artistica di Bressan fin dagli anni degli esordi e il concetto di ombra, presente nella sua indagine attuale, non può essere inteso come negazione di essi. I neri della sua pittura vanno idealmente considerati polarità di segno opposto rispetto alla luce e, in quanto tali, hanno il compito di esaltare la cromia rafforzandone il valore sul supporto. In queste composizioni astratte dalla stesura impetuosa l’ombra, al pari di quanto accade in uno spartito musicale, può essere considerata la pausa tra due suoni e con essi, in uguale misura, parte della sinfonia. Su un piano più teorico l’ombra in questo lavoro rimanda al grado zero della ricerca pittorica dove è presente il tutto nel suo aspetto potenziale. L’ombra in Bressan vuol inoltre richiamare l’idea di “gradualità della visione”: il lento disvelarsi di ciò che ai nostri occhi non è subito manifesto, per alludere ai concetti di “prima” e “poi”, tempo e spazio.
L’interesse di Marco Pellizzola per l’ambiente e le cose che ci circondano si allaccia in questa occasione all’idea stessa di fare artistico richiamando il rapporto tra vero e verosimile, finzione e realtà. La recita, il gioco, la raffigurazione hanno lo scopo di fissare sulla nostra coscienza ciò che della realtà non sappiamo ancora bene. Nel conseguire ciò non di rado l’arte fa appello o riferimento all’inconscio, al lato oscuro di noi e dell’universo intorno: la sua “zona d’ombra”. E’ così che l’elemento visionario appare tra le componenti più emozionanti dell’opera di Pellizzola. Nella poetica di questo artista l’ombra risulta un segnale di presenza, esattamente come quella che ci svela qualsiasi corpo solido investito dalla luce. La parte in ombra del mondo visibile è dunque luogo di indagine e consapevolezza, scoperta di noi e del mondo.
Italo Bressan è attivo dalla metà degli anni ’70 e può essere considerato una delle figure guida nel campo della ricerca pittorica in Italia. Vive e lavora tra Trento e Milano dove insegna pittura all’Accademia di Brera. Nel corso della sua lunga carriera artistica ha preso parte a importanti mostre e rassegne all’estero e nel nostro paese. Tra i luoghi dove ha esposto ricordiamo brevemente la Quadriennale di Roma, la galleria d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria Civica di Modena, il Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, il Kunstverein di Francoforte; la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, lo Yuzi Paradise International Art Symposium di Guilin, l’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles.
Marco Pellizzola comincia l’attività artistica a partire dai primi anni ’80 esponendo in numerosi spazi pubblici e privati in Italia e all’estero. Le mostre e gli interventi di questo artista si svolgono di frequente presso palazzi e strutture pubblici di interesse storico artistico oppure presso aree del territorio urbano. occorre ricordare a tal proposito le opere d’arte ambientale come Il Giardino del Gigante a Cento (Fe); Porta Celeste al Parco Nord di Milano; L’ombra del Lupo, al Parc Gilson a La Louvière e l’opera Piazza Costellazione, realizzata in occasione di EXPO 2015 a Rho (Mi).
Tra i luoghi dove l’artista ha esposto citiamo brevemente: Palazzo dei Diamanti, Ferrara; Palazzo della Permanente, Milano; i Musei Civici di Modena; il Centre d’Exposition de la Gare, Quebec, Canada, il Museo di Storia Militare, Mons Belgio; il Museo Ianchelevici, La Louvière, Belgio.
Nel corso della mostra sarà disponibile in galleria il volume “Viaggio nell’ombra” a cura di Massimo Bignardi, promotore insieme a Valeria Tassinari e Ada Patrizia Fiorillo di alcune delle precedenti tappe di questo ciclo espositivo. Il libro, realizzato con la collaborazione della galleria Koma Di Mons (Belgio), del FRAC di Baronissi(Sa) e di alcuni sponsor, contiene inoltre i testi di Annamaria Restieri e Federica Pace dedicati ai due artisti e una raccolta di saggi critici che riflettono sul tema della rassegna.
Dal 05/12/2015 al 16/01/2016
Data e Ora
05/12/2015 / 18:00 - 23:30
Luogo
Studio G7