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Iconoclasta – L\\\’arte del cambiamento

Città di Castello – Dal 19 Maggio al 3 giugno 2018 gli spazi dell’associazione culturale ARTè, in Via Sant’Apollinare a Città di Castello (PG), ospiteranno “Iconoclasta”, personale di pittura di Maurizio Rapiti

L’evento espositivo, patrocinato da Comune di Città di Castello è realizzato grazie al supporto del Leo Club Città di Castello

L’inaugurazione ufficiale si svolgerà sabato 19 Maggio alle ore 18.00. La mostra sarà poi visitabile dal giovedì alla domenica, con orario 17:30 -19:30.

ICONOCLASTA

Maurizio Rapiti, artista Tifernate alla sua prima personale a Città di Castello, esporrà negli spazi della galleria ARTè le opere del suo ultimo ciclo artistico.

In questa fase del suo percorso, sfruttando la sua formazione da copista di falsi d’autore, Rapiti gioca a reinterpretare vari classici della pittura in maniera ironica, ed intelligente.

Il curatore della mostra, Giovanni Pichi Graziani ne parla così: …Maurizio Rapiti, senza la furia bizantina che distrusse tante immagini sacre, crea per noi una galleria di classici rivisitati, spogliati della loro aura mistica e solenne. Sembra assurdo aver l’impressione di vedere per la prima volta la dama con l’ermellino solo dopo essersi accorti che rechi in braccio un sedano. Lo spirito dell’esposizione non nasconde una sottile vena polemica ma ciò che emerge maggiormente è la dimensione del gioco di un pittore  cresciuto tra i classici, curvo nel copiare e nello studiare i grandi maestri del passato e che oggi si diverte a voler scherzare un po’ con loro.

Così, l’esposizione “Iconoclasta” di Maurizio Rapiti, si pone come dolce medicina per il visitatore, capace di attrarre l’attenzione dei più grandi come dei più piccoli, di immediata comprensione nel suo voler giocare tra titoli e rappresentazioni delle opere e densa di un sostrato concettuale che ama restar discreto.”

 

BREVE BIOGRAFIA:

Maurizio Rapiti è nato nel 1985 a Sansepolcro (AR). Risiede e lavora nella vicina Città di Castello (PG).
Dopo aver conseguito il diploma di scuola superiore si dedica alla pittura nello studio del padre Giovanni. Grazie al proprio stile e alla tecnica conseguita riesce subito a farsi apprezzare nel settore ottenendo diversi riconoscimenti nei concorsi di pittura, nonché premi.
La pittura di Maurizio Rapiti colpisce per l’assoluto realismo delle sue pennellate, un realismo che al tempo stesso è costellato di simboli che rimandano all’esperienza surrealista di pittori quali Magritte. Ed è in questa fusione di reale e onirico che le opere di Maurizio Rapiti trovano la propria ragion d’essere, e mentre il reale si esprime nelle forme e nei giochi di luce e ombre, la componente onirica è lasciata alle scenografia delle opere e agli elementi ivi disposti allo scopo di interagire con l’osservatore chiamato spesso a individuare rimandi e citazioni. Maurizio Rapiti è infatti anche meta-pittore, nei suoi quadri ribalta spesso il ruolo raffigurante-raffigurato ponendo, ad esempio, nelle mani del soggetto raffigurato un pennello con il quale possa dipingersi. E’ così che il pittore diventa egli stesso soggetto del suo quadro e nel suo essere consapevolmente prigioniero del processo di creazione se ne prende gioco barando nella sua rappresentazione.



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Data e Ora
19/05/2018 / 18:00 - 20:00

Luogo
ARTè