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Giuseppe Uncini | Dimore

Sabato 23 aprile 2016 alle ore 18 avrà luogo la mostra personale di Giuseppe Uncini, “Dimore”, a cura di Bruno Corà, presso Claudio Poleschi Arte Contemporanea a Lucca.
La mostra, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Uncini e Galleria Tega, proseguirà a Milano dal 19 settembre 2016.

L’evento, che ha il pregio di porre in risalto un cospicuo ciclo di attività di Uncini dedicato alle sculture da lui denominate progressivamente Dimora delle cose (1979-1981), poi Dimore (1980-1986) e in ne Muri d’ombra (1986-1987), focalizza altresì i concetti delle forme architettoniche unitamente con il sentimento e l’atto abitativo.

Il nuovo paradigma morfologico ideato da Uncini dopo alcuni suoi masterpieces come le Strutture spazio-ambiente (1967) – di cui si ricordano La stanza, 1967, La nestra con ombra, 1968, la Porta con ombra, 1968 e la Sedia con ombra, 1968 – sviluppa quelle premesse e le stesse intuizioni ‘abitative’ dei Mattoni (1969-1971).

Per il raggiungimento delle nuove forme che si distinguono a partire dalla forte valenza emblematica dell’abitare – sembra quasi di potervisi muovere all’interno – era stato però necessario a Uncini dedicarsi anche allo studio e alla realizzazione delle ‘ombre’ no ad arrivare alla completa invenzione dell’inedita concezione di corpi solidi rappresentanti una dimensione impalpabile ma presente come, appunto, l’ombra.

Con le Ombre (1972-77) e gli Interspazi (1978-1988), Uncini è in grado di operare alla de nizione di un successivo, ampio capitolo del suo percorso plastico che trova nelle Dimore una forte proiezione di quel principio autonomo costruttivo iniziato con i Cementarmati (1959).

La mostra di Lucca annovera numerosi esempi dell’importante ciclo delle Dimore che, oltre a segnare una fase di felice armonizzazione tra i primi vent’anni dell’attività di Uncini e i successivi, all’insegna degli Spazi di ferro (1987-1996), degli Spazicemento (1993-2000), dei Muri di cemento (2001-2004) e in ne delle Architetture (2004-2007), si rivelano anche tra le più autentiche creazioni artistiche del XX secolo che visualizzano il poetico concetto di Hölderlin “Poeticamente abita l’uomo”, fonte di un’ampia ri essione loso ca a lui successiva e no ai nostri giorni.



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Data e Ora
23/04/2016 / 18:00 - 21:00

Luogo
Claudio Poleschi Arte Contemporanea



Roberto Sala

Art director della rivista Segno insegna Grafica editoriale all'Accademia di Belle Arti di Brera