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Franca Pisani – Codice archeologico

Dal 29 settembre al 26 novembre 2017, il MACRO Testaccio ospita la mostra personale di Franca Pisani “Codice archeologico – Il recupero della bellezza”, a cura di Duccio Trombadori, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Si fa sempre più incessante l’approfondito lavoro di studio di Franca Pisani sulla memoria di alcuni elementi primordiali della storia dell’umanità.

In contemporanea, e in perfetta sintonia, con la partecipazione alla “57a Biennale d’arte di Venezia”, dove le sue opere sono parte integrante di una mostra dedicata a Palmira “la Sposa del Deserto”, dal 29 settembre al 26 novembre 2017 l’artista toscana sarà protagonista della mostra personale dal titolo “Codice archeologico – Il recupero della bellezza”, che si svolgerà negli spazi del MACRO Testaccio di Roma.

La mostra si articola su quattro livelli e propone al visitatore una sorta di viaggio emozionale alla ri-scoperta di siti archeologici di importanza fondamentale che hanno tracciato la storia comune di tanti popoli. Completata dal catalogo di Maretti Editore, la mostra rappresenta non solo il personale esordio dell’artista nella Capitale, ma anche una nuova tappa del ciclo denominato proprio “Recupero della Bellezza”.

“La mostra al Macro Testaccio – afferma Franca Pisani – va intesa come la geografia di elementi della memoria collettiva trasfigurata dall’asciuttezza del tratto che disegna i codici basilari dell’umanità. Le tele diventano lo scenario, il colpo di teatro verso la rigenerazione che l’uomo può realizzare, la bellezza un esperanto, il disegno nella caverna di codici elementari che tramandano bellezza e la luce che illumina la caverna da cui tutto originò”.

“La radice originaria dei segni, le impronte del passato e della memoria nell’opera di Franca Pisani – aggiunge Duccio Trombadori – mettono in scena una metafisica del desiderio che mima la natura e ricava dalla visione istantanea la rappresentazione energetica di una bellezza stranamente convulsiva”.

 

I QUATTRO LIVELLI

Per il ciclo di quattro livelli previsto nella personale, Franca Pisani ha appositamente creato opere per lo spazio del MACRO Testaccio.

Il primo livello è un’installazione dove Nomade anziano ci porta in Afghanistan, nella Valle di Bamiyan vicino Kabul, ovvero il sito archeologico caratterizzato da Buddha giganti scavati nella roccia e qui rappresentati da una tela destrutturata dal telaio, che misura 3×4 metri, realizzata con una tecnica di ossidi e lacche.

Nel secondo livello Nomade Vento fa compiere al visitatore un’incursione in Irak, nel sito di Hatra Mosul, vicino Bagdad. Fino a poco tempo fa qui esistevano delle sculture raffiguranti tori con teste umane, i Lamassu. In questo caso Pisani le omaggia mostrando un telone che misura 3×4 metri, realizzato sempre con una tecnica di ossidi e lacche.

Nel terzo livello Nomade Adolescente conduce il visitatore nella città assira di Nimrud, di biblica memoria, situata sul fiume Tigri. Anche in questo caso la memoria del sito archeologico è affidato a una tela destrutturata dal telaio, che misura 3×4 metri, realizzata con una tecnica di ossidi e lacche.

Nel quarto livello Nomade Curioso rivelerà infine il continuum dell’opera dedicata alla memoria dell’antica città di Palmira e sarà rappresentato da un’installazione dal titolo Decumano dedicato a Palmira, che si compone di cinque tele di 150×100 centimetri realizzate sempre con una tecnica di ossidi e lacche, e da L’albero di Pietra – un tronco di frassino in cui è inserito un cilindro in marmo statuario su cui sono stati scolpiti dei segni primordiali secondo l’antica arte dei marmi e dei graniti – che rappresenta una sorta di leit motiv dell’attività artistica di Franca Pisani.

Con questa serie di realizzazioni si completa il lavoro di Franca Pisani sulle culture di tutte le civiltà sviluppate nel pianeta, dal Paleolitico ad oggi, là dove i cicli rappresentano le fasi di nascita-sviluppo-rigenerazione.

 

MEMORIA A PEZZI

Dalla prima all’ultima fase del viaggio, il visitatore trova ad accoglierlo un’installazione di reperti archeologici provenienti da sculture non finite. Si tratta di piccoli frammenti di colonne, di mausolei o segmenti di fregi, pietre e intagli, tutti pezzi in marmo statuario che sottolineano l’imponenza e la rigenerazione nell’immaginario fantastico dell’artista, di questi siti incisi nella memoria dell’umanità.

 

QUINTO E ULTIMO CICLO: LA RINASCITA

Integra e arricchisce la proposta di Franca Pisani La Nomade donna. È il simbolo della Grande Madre che sarà circondata da una pergamena gigante di 1,20×20 metri, che si srotola intorno a lei per le culture, civiltà e popolazioni del mondo e rappresenta il ciclo di nascita-sviluppo e rigenerazione



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Data e Ora
28/09/2017 / 18:00 - 21:00

Luogo
MACRO Testaccio - Padiglione 9B



Roberto Sala

Art director della rivista Segno insegna Grafica editoriale all'Accademia di Belle Arti di Brera