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FOUR DIMENSIONS

 

La mostra FOUR DIMENSIONS intende presentare il lavoro di quattro diversi artisti per mezzo di opere che servano da spunto di conoscenza ed approfondimento di quattro differenti personalità e delle loro peculiari sensibilità e dimensioni creative, anche con l’intento di indagare la caratteristica modalità con cui ciascuno dei quattro autori percepisce, interpreta e proietta nelle proprie elaborazioni le tre dimensioni spaziali e quella temporale. L’evento potrà essere visitato durante due periodi: dal 18 Marzo al 14 Aprile e dal 18 Maggio al 25 Giugno 2016.

Red Stamp Art Gallery / Sonia Arata / info@redstampartgallery.com / www.redstampartgallery.com / Tel.: +31 20 4208684 / Mob. NL: +31 6 46406531 / Mob. IT: +39 347 1917003

Francesco Candeloro / Armida Gandini / Marilena Vita / Christian Zanotto

A cura di Sonia Arata

Periodi espositivi:

  • 18 Marzo / 14 Aprile
  • 18 Maggio / 25 Giugno 2016

Mer / Sab – 13:00 / 18:00

Red Stamp Art Gallery, Rusland 22, 1012 CL Amsterdam, NL


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Francesco Candeloro – Eyes 49 Kay – Industrial airbrush on plexiglass – 2004

Francesco Candeloro (Venezia, 1974) ha di recente esposto alla Red Stamp Art Gallery in occasione della sua personale e premiere olandese OTHER LIGHTS.

L’artista pone al nucleo della sua ricerca la luce ed il colore che utilizza come chiavi di lettura per approfondire dinamiche temporali e spaziali; per Candeloro “l’arte è una visione del tempo”, visione che l’artista ci restituisce per esempio, ma non solo, attraverso le trasparenze dei diaframmi colorati di plexiglass delle superfici dei suoi diversi tipi di opere, che nel loro collocarsi e dislocarsi spazialmente danno vita a intrecci di interazioni e sviluppi, divenendo filtri di relazione con la dimensione del tempo per mezzo del loro rapporto privilegiato con la fonte luminosa, col suo mutare nel trascorrere temporale di giorni e stagioni e con la sua infinita gamma di emanazioni naturali e artificiali.

Luce e colore, spazio e tempo, forma e segno, proporzione, ritmo e movimento, occhio e sguardo sulle persone e sui luoghi, costituiscono i cardini dell’indagine artistica e dell’operare di Francesco Candeloro; l’artista cerca “visioni plurime, moltiplicate”, per riuscire a restituire e manifestare l’essenza interiore e autentica del flusso continuo del reale.

Trasparenza, riflesso, stratificazione, molteplicità e compresenza di livelli fanno parte del suo universo visivo, che pone in essere un osservazione che attraversa, portando a interconnessione e contemporaneità di percezione elementi diversi, uniti in un’ infinita rete di rapporti e interferenze: tutta la sua produzione, articolata in diverse serie, è testimone di questo intento, dalle installazioni nelle architetture o di luci neon in ambiente, alle opere dei “Doppi specchianti” dedicate a skyline urbani, ai lavori “multidimensionali” della serie “Prismi” fino alle traiettorie dinamiche di segni e colori dispiegati a parete delle opere “Libro”, come “Direzioni (Libero 6)”.

In mostra alla Red Stamp Art Gallery uno dei colorati ritratti cubici della serie “Occhi” e alcune opere fotografiche del ciclo “I tempi della luce”: in queste sono proprio i fattori luce e tempo i cercati protagonisti che infondono all’immagine, catturata con lunghi tempi di esposizione, una portata altra, più vasta e ariosa, a contenere un tempo più esteso rispetto a quello di un unico e breve attimo di scatto.

Francesco Candeloro ha esposto internazionalmente in numerose mostre personali, collettive e installazioni in contesti architettonici e paesaggistici; i suoi lavori sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche. Ricordiamo qui in sintesi: la personale presso Museo Fortuny di Venezia “Città delle città” nel 2010 e la partecipazione del 2015 nella stessa sede, alla prestigiosa rassegna “Proportio”; nel 2010 l’intervento “Intimi Luoghi” nella palladiana Villa Pisani Bonetti (Bagnolo di Lonigo, Vicenza); nel 2011 “Luoghi del Tempo”, installazione a Palazzo Cordusio Unicredit (Milano) e la personale “Obliqui”, presso la Fondazione Ambrosetti per L’Arte Contemporanea (Palazzolo sull’Oglio, Brescia); nel 2014 la partecipazione alla IV Edizione della Biennale d’Arte Contemporanea “Del Fin del Mundo” (Argentina e Cile) e la mostra al Neuer Kunstverein in Aschaffeburg, Germania ; nel 2015/2016 la mostra “Arte Fiera 40 – Storia di una Collezione” presso il MAMbo, Museo di Arte Moderna di Bologna.


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Armida Gandini – Still frame from the video “Ask her how it went” – 2015

Armida Gandini (Brescia, 1968), alla sua seconda mostra nei Paesi Bassi, espone in occasione di FOUR DIMENSIONS per la prima volta alla Red Stamp Art Gallery, presentando l’opera video “Fatti raccontare come è andata”, prodotta nel 2015 appositamente per un intervento site-specific per “Segrete – Tracce di memoria”, appuntamento giunto nel 2016 all’ VIII Edizione nella suggestiva location della Torre Grimaldina del Palazzo Ducale di Genova; l’artista è stata presentata ad Art Commission Events, organizzatore della rassegna, da Red Stamp Art Gallery, in collaborazione col curatore Marco Nember.

Il tema dell’identità, in relazione con il mondo, è al centro dell’ indagine di Armida Gandini e occupa un posto di primo piano nei suoi progetti, che si sviluppano mediante linguaggi diversi come la fotografia, il disegno, l’installazione, il video.

Le dimensioni dello spazio e del tempo indagate dall’artista sono soprattutto di natura mentale: lo spazio, spesso rappresentato nelle sue opere come un indefinito campo bianco privo di coordinate e riferimenti direzionali o, come nel caso del video in mostra, contesto estrapolato dal mondano e trasportato in una dimensione astratta, è concepito e presentato da Armida Gandini come sito simbolico, pagina bianca e situazione sospesa, aperta a tutto ciò che può esservi poi segnato, scritto, immaginato e sorta di “teatro della coscienza” di accadimenti, azioni, apparizioni. All’interno di questi parametri concettuali, specchi di dinamiche vissute interiormente, il senso temporale è quello del tempo liquido e circolare della psiche, dove la personalità di ciascuno si definisce attraverso la stratificazione di esperienze, memorie, atti, incontri, ostacoli, paure, visioni e intenti, in cui ogni arrivo, raggiungimento o conquista è sempre l’inizio di qualcosa di nuovo e imprevedibile a cui andare incontro e da affrontare con le proprie risorse, per mezzo dell’intima unità di un’individualità man mano costruita lungo il vissuto unico di ciascuno.

Nel video “Fatti raccontare come è andata” lo schema del gioco universalmente noto della campana disegnato dalla bambina col gesso sul selciato è metafora del luogo dell’esperienza e dell’ esistenza, spazio personale e sacro che ognuno si traccia nel mondo; in questa vicenda viene evidenziata e raccontata, durante il virtuale trascorrere di una settimana, la potenza dell’intenzione espressa attraverso il segno, in questo caso ferma e tenace volontà nel difendere il proprio ambito unico , ripetendo il proprio tracciato imperterritamente, con sempre maggior ostinazione, nonostante la cancellazione da parte di agenti esterni: intrinseca forza di un gesto che agisce per delineare un’impronta e che conduce infine al permanere della memoria nel tempo attraverso tracce nello spazio , a volte evidenti e chiare e altre solo indiziarie.

Armida Gandini ha esposto internazionalmente in varie gallerie e istituzioni , tra le quali in Italia: Flash Art Museum, Trevi, Perugia, 2006; GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, 2007; MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, 2010; CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea, Cremona, 2004. I suoi lavori sono presenti in collezioni private e pubbliche tra cui Fondazione Boccaccio (Certaldo, Firenze), Premio Combat (Livorno), MAC Museo di Arte Contemporanea di Lissone (Monza e Brianza), MAGA Museo d’ Arte di Gallarate (Varese); nel 2014 vince il premio “Visible White” del Celeste Prize nella sezione “Best single work”.


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Marilena Vita – Still frame from the video “Ella Esto” – 2012

Marilena Vita (Siracusa, 1972), ha esposto per la prima volta in Olanda nel 2014 in occasione della sua personale SLEEPLESS SOUL presso Red Stamp Art Gallery. L’artista si avvale di differenti mezzi espressivi (pittura, installazione, fotografia, video arte, performance) con un comune intento: quello di portare alla luce, all’esistenza nel mondo reale, universi e condizioni incontrati nell’ambito privato dell’anima, nell’intimità della psiche, per permettere a se stessa e agli spettatori di confrontarsi con esperienze e contesti appartenenti ad un immaginario e ad una sfera emotiva universali.

Per Marilena Vita la dimensione spaziale è in prima istanza posta in atto attraverso il suo corpo, nel mettere in scena le sue performance o nell’entrare in situazioni dove è lei stessa a definire il set e ad agire come soggetto di scatti fotografici; in questi contesti la sua fisicità appare sempre addentrata in un altrove dall’allure quasi favolesca, ma non surreale: è uno spaziotempo di luoghi trasfigurati, di eventi richiamati dal profondo del proprio sentire immaginativo e trasportati come epifania nel presente di un azione unica o di accadimenti evocati da figure, che appaiono alla superficie tramite una narrazione della coscienza alla continua ricerca della visione riflessa di una se stessa trasmutata nel calarsi in diversi vissuti.

Lei stessa dichiara che nel suo lavoro indaga “il rapporto che si crea tra spazio, tempo e memoria”, affascinata dalla natura effimera dell’ istante, dell’attimo irripetibile che blocca con l’autoscatto o agisce in happening come immagine da cui nuove e variegate letture si possono diramare a seconda della interpretazione soggettiva di ciascuno per completare ciò che vi è di indefinito con una propria personale esplicazione .

In mostra a FOUR DIMENSIONS quattro immagini fotografiche di still frame da video e la sequenza “Space”, che esplora specificamente la percezione, contemporaneamente materiale ed interiore, dello spazio, per mezzo del movimento del corpo in un tempo che nella situazione inscenata sembra imprigionato da confini fisici.

Marilena Vita ha realizzato insieme allo scrittore Gérard-Georges Lemaire un lavoro a quattro mani: il libro d’artista in 12 esemplari “DIA-LOGO” (edito da Miartè, Catania) composto da opere fotografiche dell’artista e da racconti dell’autore francese ad esse ispirati. Il volume, presentato per la prima volta a Gennaio 2016 alla Fondazione Mudima a Milano e a Febbraio presso lo Spazio 46 di Palazzo Ducale a Genova, verrà introdotto al pubblico in diversi appuntamenti futuri tra i quali uno avrà luogo alla Red Stamp Art Gallery in Amsterdam.

L’artista ha esposto internazionalmente in numerose rassegne, mostre collettive e personali in gallerie e musei, tra cui ricordiamo in Italia le personali presso: Galleria SACS del Museo Riso di Palermo (Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia), 2011; MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università la Sapienza di Roma, 2011; Museo dei Benedettini di Catania, 2012; è vincitrice nel 2004 del concorso “ Terre in Moto” con installazione permanente al Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina (Trapani) e nel 2013 del Premio ORA International. I suoi lavori presenziano in collezioni private e pubbliche; attualmente l’artista partecipa alla prima edizione della “Biennale Arte e Industria” a Labin (Croazia).


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Christian Zanotto – Holographic Theca “Aktor” – Digital mixed media – 2014

Christian Zanotto (Marostica, Vicenza, 1972), ha già esposto il suo lavoro alla Red Stamp Art Gallery in occasione di varie mostre personali e collettive, tra cui ricordiamo nel 2012 la personale AsAbaroK.

Le sue opere, caratterizzate da un forte impatto estetico-scenico, indagano la natura ed il mistero dell’esistenza e il campo archetipico della psiche: un approccio a tratti metafisico che mira ad approfondire studi sulla percezione, con l’intento di coinvolgere lo spettatore dal punto di vista psicologico ed emozionale per stimolarne reazioni e riflessioni personali. La ricerca artistica di Zanotto si dirige oltre i medium classici creando una fusione tecnica e concettuale tra materiale e immateriale, tra il mondo del virtuale e quello della tradizione, esplorando i modi in cui essi si interrelazionano. Maestro delle arti digitali, plasma, per mezzo di vari software, sculture intangibili, eleganti figure che concretizza su lastre di cristallo o che traduce, animandole, in sequenze video e installazioni olografiche: lavori audiovisivi che pongono il fruitore di fronte ad un ambito altro, attiguo, parallelo e compresente a quello comunemente percepito, messa in scena dei molteplici livelli del reale. La figurazione si anima di immagini uniche, nuove icone dell’era digitale appartenenti ad uno spaziotempo fluido proprio della poetica dell’artista, dove il futuro delle tecnologie trova la sua espressione più intensa nel confronto con la storia dell’arte.

Christian Zanotto si relaziona e lavora con il dominio virtuale ed impalpabile della dimensione “oltre lo schermo”, un altrove dall’estensione imponderabile con cui porta il pubblico a misurarsi attraverso le sue opere, luoghi di riflessi, soglie che ci interfacciano con tale universo parallelo. Lo spazio ed il tempo sono per lui sia quelli incorporei ed altri del mondo digitale che quelli misteriosi ed assoluti del profondo e fitto cosmo nero da cui le sue enigmatiche entità emergono ed a cui appartengono: temporalità che va al di là delle sfera dell’umano, quasi congelata nelle statiche pose di ieratici ed affascinanti personaggi dai complessi e preziosi dettagli o incatenata nel loop circolare di sculture di luce animate in movimenti di perpetuo ritorno ad un punto iniziale.

In mostra a FOUR DIMENSIONS tre opere su cristallo e una teca olografica ; è prossima la presentazione di una sua nuova personale presso Red Stamp Art Gallery.

Premiato a Milano nel 2007 col “Premio per l’Arte Digitale” del “Premio delle Arti – Premio della Cultura”, Christian Zanotto ha esposto internazionalmente in numerose mostre personali e collettive; le sue opere fanno parte di varie collezioni private. Tra le mostre citiamo in sintesi: “Biennale di Alessandria / Shapes of time”, 2008; “Responses in Time”, Georgia Museum of Art, Athens (Georgia, USA), 2012; “BI.MA. IV – Quarta Biennale Internazionale d’Arte in Malindi”, Kenya, 2012/2013; “Ghost in the machine & celestial mechanics”, Kinetica Museum, Londra, UK, 2014; “Acqua è”, EXPO Venice, Padiglione AQUAE, Venezia, 2015; “MADATAC VII”, Festival dei Nuovi Media e delle Arti Audiovisive Contemporanee , Palazzo di Cibele, Madrid, ES, 2016; “Segrete – Tracce di Memoria”, VIII Edizione, Torre Grimaldina di Palazzo Ducale, Genova, 2016.

Recente è la partecipazione dell’artista all’evento installativo “Visioni al Confine”, in collaborazione con l’artista Luisa Mazza, presentato in occasione della rassegna “Nei Luoghi della Bellezza” VI Edizione e “Noto 2016”, presso la Ex Chiesa di Santa Caterina a Noto (Siracusa).



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Data e Ora
20/05/2016 / 13:00 - 21:00

Luogo
Red Stamp Art Gallery