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EVA HIDE

Traffic Gallery è lieta di annunciare Dad is God prima mostra personale del duo Eva Hide all’interno dei propri spazi, con testo critico di Ginevra Bria.

In esposizione dodici lavori di diverse dimensioni e tecniche, tra collages, sculture in maiolica dipinta e installazioni che si propongono di indagare alcuni degli aspetti più oscuri e fallimentari del rapporto padre-figlio. La funzione paterna, sostiene lo psicanalista Joël Dor, costituisce un epicentro cruciale nella strutturazione psichica di ogni singolo individuo, se non altro perché è unicamente in rapporto ad essa che ciascun soggetto acquisisce la propria identità sessuale, anche a scapito della predeterminazione biologica dei sessi. Per l’occasione gli Eva Hide fanno dipingere le pareti della galleria con rassicuranti tinte pastello per mettere in scena opere portatrici di empietà, scardinando così i canoni di controllo del pensiero perbenista e borghese, che tende a nascondere e occultare la bassezza e la tragicità del vivere quotidiano. L’allestimento della mostra è dominato da una scultura a forma di fontana, che da apparato di carattere prevalentemente ornamentale, diventa simbolo totemico dello svilimento femminile da parte dell’uomo egemone. Le piccole e colorate sculture dipinte, dal titolo Why Children Steal, ripropongono in sintesi ambientazioni caratterizzate da situazioni paradossali e dalla ripetizione esasperata di elementi visivi utili a rendere presenti vuoti e assenze. I collages, cortocircuiti visivi dalle forti connotazioni semantiche, frutto di metodici saccheggi del web, sono appesi a parete come in una quadreria seicentesca. Sul pavimento una piccola installazione costituita da un paio di piedi maschili, sempre in maiolica, su cui campeggia la scritta My Dad Loves Me, e sui quali si trova una mutandina quasi per farci insinuare il dubbio del crimine più orribile che si possa immaginare. L’utilizzo della maiolica dipinta, comunemente associata a innocue e remissive pratiche decorative, convive con l’inquietudine e la sofferenza dei temi iconografici affrontati in un continuo gioco di rimandi tra estraneo e familiare, fascinoso e repellente.Quello degli Eva Hide è un lavoro che vive di solitudine, struggente e invincibile. Patetica e dolorosa come la conoscenza, la loro, è un arte che non crede più nel suo potere di guarigione ma tenta disperatamente di accorciare la distanza che ci separa dalla caduta.Il testo di Ginevra Bria sarà sicuramente guida rivelatrice di senso anche laddove la razionalità non esiste e la pulsione regna sovrana.



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Data e Ora
08/04/2017 / 18:30 - 20:00

Luogo
Traffic Gallery