La Fondazione Morra ha il piacere di ospitare nelle sale della Biblioteca del Museo Nitsch, la prima mostra in Italia dell’artista turco Ekrem Yalçındağ.
Le diciotto opere diverse per forma e colore rappresentano ciò che di più avvicina la tradizione orientale a quell’occidentale, non pura decorazione ma esplosione di colori ottenuta attraverso una minuziosa indagine del particolare
“…lui reclama il linguaggio della molteplicità. sono sempre le particelle più piccole che compone su superfici pittoriche spesso gigantesche. lui tratta questi elementi come se fossero delle molecole, degli atomi. crea delle strutture simili a strutture molecolari. comunque la sua opera ha molto a che fare con la costruzione di strutture che si intrecciano, che spesso attraversano la superficie enorme delle sue opere. ci fanno pensare in qualche modo a modelli fisici, quasi utopici del processo della creazione del mondo. si suggeriscono processi di fertilizzazione. si sa che ha studiato le forme di fiori e foglie e che queste esperienze si rispecchiano nell’ordine dei suoi quadri. universi di colori formati da gradazioni sottili conferiscono alle superfici, da lui plasmate, un eccesso cromatico. visualizza il divenire della creazione e nonostante ciò, manca la dimensione spaziale della velocità, del tempo e dello spreco di spazio. assolutamente positiva ritengo la vicinanza delle sue opere alla op-art. questi artisti avevano gli stessi suoi problemi con l’espressione artistica non figurativa. Creare dei cerchi concentrici rappresenta un problema archetipico per gli artisti. il bersaglio dell’arciere dei ciechi monaci buddisti zen indica la strada anche a ekrem. più volte abbiamo parlato di spazio, della riproduzione prospettica dello spazio tramite la pittura figurativa, che doveva essere superata a favore della pittura astratta e dello spazio reso non figurativo dai tappeti orientali e dagli ornamenti. penso che i dipinti di ekrem yalcindag contengono questa forza. i suoi dipinti trasmettono qualcosa dell’effetto di opere realizzate da pittori del liberty. la terza dimensione passa in secondo piano a favore di una quarta dimensione, oggettivamente non spiegabile”
Hermann Nitsch, Prinzendorf, gennaio 2016
Biografia dell’artista
Ekrem Yalçındağ è nato a Adıyaman nel 1964. Si è laureato presso la Facoltà di Belle Arti all’ Università di Izmir Dokuz Eylül nel 1989. Ha completato il suo master presso la sua alma mater nel 1993. Tra il 1994 e il 1999, ha studiato con il Maestro Hermann Nitsch alla Stadelshule di Francoforte. Ha ricevuto borse di studio ed era presente a programmi di artisti ospiti presso la Schloss Balmoral nel 2001 e a Villa Waldberta a Monaco nel 2003.
Yalçındağ ha realizzato molte mostre personali e partecipato a molte collettive in Turchia e all’estero. Il suo lavoro è esposto in molte collezioni pubbliche e private come la collezione Allianz a Monaco, collezione Borusan ad Istanbul, collezione EPO a Lahey, Goetz Collection a Munich, Istanbul Modern Art Museum ad Istanbul, Kunstmuseum a Stuttgart e Rückversicherung a Munich.
Attualmente Yalçındağ continua il suo lavoro tra la Turchia e la Germania.
Biblioteca Museo Nitsch – dal 20 febbraio 2016 al 19 marzo 2016
Opening in presenza dell’artista 19 febbraio 2016 ore 18:00
FONDAZIONE MORRA
Vico lungo Pontecorvo 29/d 80135 Napoli
Tel. 081 5641655 Fax. 081 5641494
Data e Ora
19/02/2016 / 18:00 - 22:00
Luogo
Fondazione Morra
Tel. 081 5641655