È con questo spirito che Duchamp indica nel respirare, in opposizione al lavorare, l’essenza dell’attività creativa. Il fare artistico sta entro un ritardo e dunque si qualifica per una sottrazione: ciò che manca è il principio di economia e la dimensione utilitaria, al punto che esso si configura come uno sperpero. Così entro un’operosità reiterata senza fine si consuma una inoperosità, o più precisamente un’applicazione inoperosa, che è la sua vera cifra […]” (Ermanno Cristini). Su questa premessa si innesta il progetto itinerante “Doppio stallo”, in cui una serie di artisti, studiosi, galleristi e cultori dell’arte sono invitati di volta in volta, ad interrogarsi sul tema dell’ozio e dell’improduttività in un’ottica socio/antropologica e storico/esistenziale.
Primo nucleo riflessivo del progetto è il dialogo epistolare, tra Ermanno Cristini (artista e ideatore del progetto) e Rossella Moratto (curatrice); una sorta di partita a scacchi fatta di testi, citazioni ed immagini – in riferimento all’ozio ed al più grande oziatore dell’arte contemporanea Marcel Duchamp -, sviluppatosi entro il tempo dilatato e sospeso del “doppio stallo” (posizione puramente teorica, ipotizzata nel gioco degli scacchi, ma mai verificatasi) che si ascrive a metafora temporale dell’ozio, rinviando ad una sorta di immobilità ideale entro la quale il gioco – così come l’ozio – si incaglia sottraendosi al suo “dovere istituzionale”.
Nella tappa napoletana, affidata alla curatela di Raffaella Barbato, il progetto è stato ragionato e sviluppato come una sorta di installazione/processo aperto, un laboratorio collettivo in divenire; dove gli invitati potranno inscrivere le proprie meditazioni sull’ozio su di un corpus centrale – costituito dalla riproduzione delle conversazione Cristini/Moratto e da una scelta della opere dei protagonisti delle tappe precedenti -, innestando attraverso questo dialogo trasversale, una accelerazione nello status di immobilità soggiacente il “doppio stallo” e contribuendo alla creazione di una mappa relazionale in evoluzione. Lo spazio espositivo verrà letto come una sorta di scacchiera in cui ogni partecipate potrà operare la propria “mossa” – istallando, spostando e disinstallando il proprio lavoro-, generando attraverso continui cortocircuiti un’interrogazione dell’interrogazione.
Il progetto è stato accolto e supportato con entusiasmo dalla Galleria PrimoPiano di Antonio Maiorino e Massimo Pastore, che lo ospiterà dal 17 novembre al 3 dicembre 2016.
Invitati a confrontarsi in questo intermezzo napoletano sono: Marisa Albanese, Afterall, Mathelda Balatresi, Susanna Janina Baumgartner, Bianco Valente, Veronica Bisesti, Peppe Buonanno, Francesca Capasso, Mary Cinque, Franco Cipriano, Gerardo di Fiore, Antonio della Guardia, Umberto di Marino e Maria di Niola, Gabriele di Matteo, Adelaide di Nunzio, Luigi Grassi, Rosaria Iazzetta, Antonio Maiorino, Maria Giovanna Mancini, Salvatore Manzi, MaraM, Roberto Marchese, Rosaria Matarese, Domenico Mennillo, Carlo Miele, Moio e Sivelli, Gloria Pastore, Massimo Pastore, Pier Paolo Patti, Cesare Pietroiusti, Paolo Puddu, Rosy Rox, Roxy in The Box, Antonella Raio, Marco Rossetti, Pasquale Ruocco, Vincenzo Rusciano, Antonio Serrapica, Antonello Scotti, Stefano Taccone, Eugenio Tibaldi, Antonello Tolve,Salvatore Vitagliano, Ciro Vitale, Marco Zezza.
Tra gli artisti riproposti a Napoli intervenuti nelle precedenti tappe svizzere e milanesi ricordiamo: Matteo Cremonesi, Curandi-Katz, Ronny Faber Dahl, Oppy De Bernardo e Aldo Mozzini, Silvia Hell, Giancarlo Norese, Chiara Pergola, Alessandro Rolandi.
Il progetto ha avuto una prima tappa nella mostra milanese Doppio stallo. Ermanno Cristini vs Rossella Moratto, presso la Nowhere Gallery nel mese di marzo; si è poi sviluppato al PROGR di Berna con la residenza Abitare un ritardo, Wohnen in einer Verspätung, di Ermanno Cristini e Giancarlo Norese con una serie di giornate studio dedicate alla valorizzazione dell’ozio creativo; in uno step successivo ha trovato continuità nella lecture di Ermanno Cristini, voce Jutta Trautmann, dal titolo Testo polifonico viaggiante con ritardo per una voce e tre leggii (Le piano a été mis très gentilment a notre disposition par la maison Gàvault), al Cabaret Voltaire di Zurigo, nel mese di aprile entro il programma Obsession Dada, a cura di Una Szeemann e Adrian Notz, uno degli eventi celebrativi per il centenario del movimento Dada; ha avuto un ulteriore sviluppo a fine ottobre nell’evento Hotello- DADA soirée, Halle 6, Art House Galerie Sandra Marti, a Thun.
Artisti della tappa milanese:Matteo Cremonesi, Ermanno Cristini, Ronny Faber Dahl, Oppy De Bernardo e Aldo Mozzini, Matteo Guarnaccia, Andrea Nacciarriti, Giancarlo Norese, Alessandro Rolandi.
Artisti della tappa svizzera: Ermanno Cristini, Giancarlo Norese; Giovanni Bai, Curandi-Katz, Oppy De Bernardo/Aldo Mozzini,
Roberto de Luca, Anna Fatyanova, Helga Franza, Marco Giacomoni, Silvia Hell,CorradoLevi, Microcollection, Yari Miele, Chiara Pergola.
Data e Ora
17/11/2016 / 18:00 - 21:30
Luogo
Galleria PrimoPiano