La Galleria Paola Verrengia inaugura domenica 29 ottobre alle ore 11:30 la doppia personale degli artisti Claudio Olivieri e Pino Pinelli, due tra i maggiori esponenti della Pittura Analitica teorizzata da Filiberto Menna nei primi anni Settanta, per delineare una stagione che ha condotto «un’analisi delle componenti materiali della pittura (tela, cornice, materia, colore e segno) e del rapporto materiale che intercorre fra l’opera come oggetto fisico e il suo autore» (Menna).
«La mostra Olivieri / Pinelli», afferma Tolve nel testo in catalogo, «pone l’accento su un orientamento della pittura analitica che privilegia il versante aniconico, quello appunto legato alle figure, a unità minime di senso. Si tratta di un doppio sguardo che, se da una parte dissemina la pittura nello spazio (Pinelli) riducendo naturalmente la parete e l’ambiente alla dimensione del quadro e della pittura, dall’altra concentra l’attenzione sulla superficie (Olivieri) mediante campiture cromatiche silenziose e brillanti».
Circa 20 opere in mostra esprimono l’intensità e la maturità dei due artisti, personalità molto diverse che hanno sperimentato nuovi modi di utilizzare il dipingere realizzando una sorta di viaggio nelle recenti flessioni di un discorso specificamente analitico.
Claudio Olivieri (Roma, 1934) definisce la pittura analitica uno spontaneo agire, una visione molto ampia nella quale, mediante una rinnovata attenzione sul processo di creazione, disegna un proprio itinerario analitico. La base del mio lavoro di questi ultimi anni è identificazione della struttura e del processo» avvisa l’artista. «La pittura è il momento in cui mente e prassi possono verificarsi». Nascono così opere arricchite da un cromatismo che si traduce in intensità espressiva della luce. Le sue tele sono apparizioni, cose che si mostrano allo sguardo mediante attese, sospensioni, sparizioni, silenzi.
Pino Pinelli (Catania, 1938) fin dagli anni Settanta con la rottura del quadro (1976) realizza opere aperte allo spazio piano e contestualmente alla ritmica architettonica della parete. Le opere vengono così percepite non solo in ambito visivo ma anche tattile ed è soprattutto negli anni Novanta che la materia cromatica – gialla, rossa, blu, bianca, nera, grigia – si aggrappa alle pareti per evidenziare una natura geometrica. Così negli ambienti della galleria si dissemineranno le opere che «volgono lo sguardo verso l’infinito scandirsi della figura nello spazio bianco».
Claudio Olivieri e Pino Pinelli sono presenti nei più importanti Musei ed Istituzioni nazionali ed internazionali.
Claudio Olivieri, nato a Roma nel 1934, frequenta a Milano l’Accademia di Belle Arti. Numerose sono le rassegne internazionali cui ha partecipato: Geplante Malerei (1974-75), Documenta 6 di Kassel (1977), la Biennale di Venezia (1980, 1986 e 1990), Palazzo delle Esposizioni di Roma (1981), Arte in Italia 1960-1982 alla Hayward Gallery di Londra (1982) e successivamente ltalienische Kunst al Kunstverein di Francoforte e Arte italiana 1970-1980 alla Kunsthalle di Budapest. Numerose anche le mostre personali: Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano (1982), Galleria Civica di Modena (1983), Galleria ll Milione (1988). Più recentemente ha partecipato alla Quadriennale di Roma (1999), nel 2001 Palazzo Sarcinelli di Conegliano (Treviso) gli ha dedicato una importante retrospettiva e nel 2013 una personale alla Tesa 105 – Arsenale di Venezia.
Pino Pinelli, nato a Catania nel 1938, agli inizi degli anni Sessanta si trasferisce a Milano. Numerose sono le mostre personali e collettive in musei ed istituzioni culturali italiane ed internazionali: Biennale di Venezia (1986 / 1997), Quadriennale di Roma (1986 / 2006), Musée d’Art Moderne di Parigi, Galleria Nazionale di Roma, Palazzo Forti a Verona, Villa Arson di Nizza, Kunstverein di Francoforte. Tra le esposizioni più recenti: Trademark, Fabbriche Chiaramontane di Agrigento (2016), Pittura 70, Fondazione Zappettini di Chiavari e Milano, Arte italiana al MART di Rovereto, Pittura analitica al Museo della Permanente di Milano, Pittura Aniconica. Percorsi tra arte e critica in Italia 1968-2007, Casa del Mantegna di Mantova, Pensare Pittura – Una linea internazionale di ricerca negli anni ‘70, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce di Genova, BAG, installazione all’Università Bocconi di Milano. Nel 2016 ha tenuto una grande mostra
monografica al Multimedia Art Museum di Mosca e nel 2017 si segnala la mostra personale presso il Marca di Catanzaro a cura di Giorgio Bonomi.
Data e Ora
29/10/2017 / 11:30 - 14:30
Luogo
Galleria Paola Verrengia
La Galleria Paola Verrengia inizia la sua attività nel 1990 con il nome “Fovea Centralis” di Paola Verrengia & C. s.n.c.
Nel 1993 la Società viene rilevata da Paola Verrengia ed assume il nome di “Galleria Paola Verrengia”.
In oltre venti anni, la Galleria Paola Verrengia ha indagato le varie tendenze dell’Arte Contemporanea dei grandi maestri del dopoguerra e di artisti emergenti nel campo dell’Arte Astratta ed Informale, dell’Arte Concettuale e della Fotografia in ambito Nazionale ed Internazionale.
È iscritta all’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea.
Tutte le mostre
via Fieravecchia, 34 84122 Salerno
tel e fax 089 241925
info@galleriaverrengia.it
lunedì – venerdì: 16.30 / 20.30
sabato: 10.30 / 13.00 – 17.00 / 21.00