Dal 17 al 29 Aprile, presso lo spazio Vertecchi in Via Pietro da Cortona, Alessandra Carloni e Claudio Meli, porteranno in esposizione il loro più recente lavoro, legato all’ interpretazione personale di romanzi, favole e racconti. Dal Barone Rampante di Calvino, al Piccolo Principe di Antoine de Saint- Exuperì, da Pinocchio di Collodi, all’Iliade di Omero, il Giardino segreto di Frances Hodgon Burnett fino ai viaggi di Jules Verne. Un racconto di immagini attraverso citazioni e riferimenti continui al mondo al letterario, che i due artisti reinterpretano con la loro visione onirica e sognante, tra collage polimaterici e pittura a olio.
“Nella vita, a volte, capita di riconoscersi nelle parole di qualcuno che, in un tempo lontano oppure vicino, ha saputo esprimere un sentimento affine a quello che si sta provando in quel determinato momento. Fermare lo sguardo nella lettura è inevitabile, tentando di rintracciare i nostri contorni in uno specchio di parole. La citazione permette di affacciarsi sull’interno nell’anima, di riconoscersi non nel visibile ma nell’invisibile, in ciò che si sente dentro, dove risiede una segreta autenticità. Il rimando letterario è un richiamo alla memoria che lega alla vita e narra dei nostri più profondi sentimenti: analogamente all’arte, la citazione risponde a un bisogno interiore. Attraverso l’identificazione il personale diviene collettivo, universale; l’identità assume contorni più definiti e rimarcati: la scelta di cosa citare parla in fondo di ciò che si è o si vorrebbe diventare. È un gioco colto, quello di Alessandra Carloni e Claudio Meli, che invitano a visualizzare rimandi che parlano anche del modo di intenderli: una visiva scatola cinese, all’interno della quale se ne celi un’altra che ne contenga un’altra e un’altra ancora. L’opera diviene un pretesto per attivare l’immaginazione, uno spunto di riflessione non solo sul testo ma su un certo fare pittorico, volto a coinvolgere chi guarda in un dialogo intenso. L’impianto fantastico delle composizioni sposa un tenue lirismo che guida verso la germinazione di nuove storie, del tutto personali e innovative. Le visioni degli artisti si fanno concitate, come sogni in cui tutto possa accadere: i personaggi si muovono in mondi destinati a cambiare in base all’interiorità di chi osserva e posa lo sguardo su di un’immagine che, come una citazione, serba per ciascuno qualcosa di segreto. In un delicato incedere, le immagini dei due artisti instaurano una conversazione sintonica, che non è destinata a rimanere riservata, bensì a coinvolgere un ampio pubblico. Sul confine tra reale e onirico, ognuno trova la strada di inchiostro e colore su cui incamminarsi. “
Testo a cura di Francesca Bogliolo
Data e Ora
20/04/2018 / 16:30 - 19:30
Luogo
Vertecchi