Il 26 ottobre, alle ore 18.30, FM Centro per l’Arte Contemporanea (Via Giovanni Battista Piranesi 10, Milano) ospita la presentazione del libro CINES DE CUBA della fotografa Carolina Sandretto. Insieme all’autrice intervengono la critica Laura Cherubini e il curatore Francesco Zanon.
Edito da Skira, il volume sarà in vendita a partire da metà ottobre sul sito www.cinesdecuba.com.
Con CINES DE CUBA Carolina Sandretto compie un viaggio per immagini attraverso i cinema dell’isola di Cuba, raccontando una parte della storia e delle trasformazioni di questo Paese. Il percorso si è compiuto in quattro anni di lavoro, nel corso dei quali la fotografa è andata alla ricerca delle 694 sale cinematografiche che l’isola contava negli anni ’50.
Il cinema è entrato nella vita e nell’immaginario dei cubani negli anni del boom economico precedenti la Rivoluzione per poi subire un declino nei decenni a venire. Oggi ne restano attivi solo 19, mentre la maggior parte sono stati abbandonati o convertiti in sedi teatrali e di compagnie di danza.
Carolina Sandretto ne ha fotografati, con una macchina degli anni ’50, oltre 300 tra l’Havana e le città e villaggi di tutte le regioni dell’isola. Oltre 500 immagini ne raccontano le architetture, le facciate e le insegne rovinate dal tempo, le sale vuote e quelle riconvertite. Il suo viaggio di scoperta è partito dalla cittadina termale, meta di villeggiatura, di San Miguel de los Banos. È qui che, di fronte a un vecchio cinema abbandonato, Carolina Sandretto ha “rivisto” il vecchio cinema della sua infanzia in Italia, e ha deciso di riportare alla luce la magia di un universo che sta scomparendo non solo a Cuba ma in tutto il mondo. “Cines de Cuba è una ricerca sul ruolo del cinema nella nostra cultura. Partendo dai cinema di Cuba ho potuto così raccontare una storia globale che riguarda la nostra società nel suo complesso” – afferma Carolina Sandretto – “Vorrei che questo libro fosse una testimonianza di un patrimonio culturale e architettonico che Cuba può offrire al mondo”.
Il volume, introdotto da un testo dell’autrice, è arricchito dai testi dell’artista Carlos Garaicoa e della scrittrice Grettel Jiménez-Singer, due esponenti della cultura cubana che, con diversi linguaggi, raccontano il loro Paese a livello internazionale. Nei loro contributi si intrecciano ricordi e testimonianze ancora vivide del ruolo fondamentale che il cinema ha avuto nella loro formazione e probabilmente nel loro lavoro.
L’”Havana del cinema e dei cinematografi” è nelle parole di Garaicoa – che al suo ricordo ha dedicato l’opera “Carta a los Censores” – “un mix di memorie, affetti, riflessioni e nostalgia”. “Se il mio lavoro si è dedicato all’architettura dei cinema per svelare il punto di rottura che ha dato inizio alla censura politica dell’arte – scrive l’artista – Carolina Sandretto analizza, con lo sguardo oggettivo della documentazione, l’immensità e l’importanza di questo soggetto, nientemeno che la nascita, l’evoluzione e il declino dei cinema nell’intera isola. Bellezza e abbandono che, come una metafora della fragilità dell’immagine, sono una testimonianza di come le città contemporanee si trasformino e soccombano a una schiacciante violenza su abitudini che pensavamo radicate per sempre”.
Jiménez-Singer ci offre uno speciale racconto del cinema della sua infanzia, la sala “Oasis” di La Fe, luogo di confronto e di conoscenza del mondo, dove poter allargare lo sguardo rispetto alla limitata offerta televisiva: “Oltre a pescare o nuotare nell’oceano, era difficile trovare qualcosa da fare se non correre al cinema il prima possibile.” La scrittrice ripercorre il declino delle sale cinematografiche, fino al momento in cui la scarsità di energia inizia a impedire che si riesca ad assistere a una proiezione per intero. La riapertura nel 2013 della sala della sua infanzia, dopo anni di abbandono, è l’occasione per riflettere su un cambiamento che ha coinvolto le generazioni a venire: “Anche a Cuba, nonostante la scarsa connessione Internet, la maggior parte dei bambini possiede un device elettronico. Io e i miei amici siamo stati l’ultima generazione prima che la tecnologia dominasse il mondo”. È così che l’autrice mostra a sua figlia il cinema Oasis: “il luogo che ha segnato così intensamente la mia infanzia e di cui manterrò il miglior ricordo della mia vita a l’Havana”.
CINES DE CUBA è presentato anche a Torino il 25 ottobre, alle ore 19, presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia e in occasione della Festa del Cinema di Roma il 28 ottobre, alle ore 12.30, presso la Libreria dell’Auditorium Parco della Musica.
Data e Ora
26/10/2017 / 18:30 - 22:30
Luogo
FM Centro per l’Arte Contemporanea