Oltre 180 opere, due sedi di esposizione, una produzione di cui si perdono i confini … Bruno Samperi, classe 1933, si presenta per la prima volta con un’antologica “Apprendista artigiano”, che, nella sua città, Messina, si discolcherà tra PalaCultura Antonello e Monte di Pietà.
L’antologica – curata dal critico d’arte Mosé Previti con intervento del giornalista Vincenzo Bonaventura in catalogo – è realizzata da “Le Scalinate dell’Arte”, progetto pluriennale dedicato all’arte e agli artisti contemporanei di Messina e finanziato nell’ambito del Po Fesr Sicilia 2007-2013 (capofila il Comune di Messina, partner la società Team Project), e sarà aperta per l’intero mese di marzo.
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Dal testo critico di Mosé Previti in catalogo
Dicono che Bruno Samperi abbia lavorato a più di mille opere, qualcun altro parla di due, altri addirittura tremila dipinti. Non si ha difficoltà a crederlo… Per Samperi l’arte non è professione, non è carriera. Per Samperi l’arte è vita, è lavoro, che lui stesso definisce “sacro”. Credo che egli lavori più per adempiere a questo rito che per gli esiti economici e sociali della sua attività. Tuttavia non si può correre il rischio di assecondare l’estrema umiltà della sua vocazione. Bruno Samperi è uno dei più valenti e prolifici autori dell’arte messinese del ‘900, ma non è facile dimostrarlo. Pochi sono i cataloghi, che peraltro Samperi neanche possiede, pochi i testi critici su di lui, nessuna campagna di studio coerente è stata fatta sulla sua attività. Questa antologica vuole essere un tentativo, la partenza di una conoscenza più sistematica e approfondita di questo autore. L’esposizione tende inevitabilmente alle dimensioni mitologiche di una creatura mostruosa, di un’idra le cui molteplici teste di cui ogni giorno avvistiamo gli occhi lampeggiare nel buio. Mentre scrivo continuano a telefonare collezionisti, estimatori innamorati dell’arte e, bisogna dirlo, dell’uomo Samperi.
Data e Ora
05/03/2016 / 18:00 - 20:00
Luogo
Monte di Pietà e PalaCultura