L’11 maggio 2017 inaugura la prima mostra personale nella Capitale di Beatrice Bogoni: Bright Blemish, cinque opere inedite in un progetto espositivo a cura di Rossana Calbi.
Giovedì 11 maggio, dalle ore 18.30, inaugura l’ultima mostra della stagione espositiva 2016-17 del negozio di Rione Monti che da anni apre le sue porte alle visioni fantastiche delle artiste proponendo l’antico legame tra arte e moda.
Per secoli l’idea del bello artistico è rimasta ostaggio della statua policroma di una divinità greca, della sua candida copia in marmo romano o di una Madonna con bambino fiorentina o veneta. Il bello era lì; doveva essere lì; e c’era veramente per la straordinaria capacità eversiva degli artisti di valore e per la loro astuzia, qualità che sentivano loro di soddisfare le aspettative della committenza e, insieme, di esprimere la propria creatività.*
Il concetto di bello è discusso, è superato in una continua evoluzione che consuma le foto dopo appena pochi anni; il concetto di bello è vissuto in modo drammatico, è imposto ed è, quindi, aggredito in modo violento. La bellezza forse ci salverà come auspicava Dostoevskij oppure ci consumerà come fanno tutti i mostri che mangiano a poco a poco il nostro pensiero più vivo e più sano.
Beatrice Bogoni anima le bambole che dovevano insegnare a essere donne e madri e le trasforma in piccoli specchi in cui nascondere le più truci paure, le fa giocare tra di loro per distrarle dai loro pensieri e le colora con i pastelli più delicati per renderle culle di aspirazioni mancate. Le sue bambole diventano il bello che abbiamo perso o che avremmo voluto avere, sono quell’armonia mancata perché non vera e diventano reali in quanto simboli dei sogni altrui.
Nata a san Donà di Piave, Beatrice Bogoni si approccia all’arte da ragazzina: studiando prima al liceo artistico; successivamente si diploma in illustrazione presso la scuola Internazionale di Comics di Padova. Il suo percorso espositivo inizia nel 2013 a Treviso, e prosegue in mostre collettive a Parigi e a Londra, per poi tornare in Italia in mostre dedicate al mondo dei manga giapponesi a Bologna, città in cui ha scelto di vivere. A Roma incontra la ricerca curatoriale di Rossana Calbi con cui lavora per la mostra dedicata al film Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario e per il progetto espositivo EXIT VOTO che coinvolge più di cento artisti per la galleria Paione9. Bright Blemish, la sua mostra personale da Not Your Dolls, racconta i sogni e le paura di un’artista che sta caratterizzando sempre più la sua scelta artistica.
*Roberto Gramiccia, Slot Art Machine Il grande business dell’arte contemporanea, Derive Approdi, Roma, 2012
Data e Ora
11/05/2017 / Tutto il giorno
Luogo
Not Your Dolls