La selezione degli artisti è stata determinata da una precisa metodologia curatoriale. Si tratta di tre personalità diverse tra loro per generazione e per la modalità di intervento, accomunate però da una particolare sensibilità e attenzione verso il delicato tema dell’opera pubblica. Per questo i tre artisti hanno realizzato diversi sopralluoghi e partecipato a più incontri con il Sindaco Macelloni, l’Assessore Anna Dainelli, lo staff curatoriale (Antonella Soldaini, curatore e Macella Ferrari, Project Manager), gli abitanti di Ghizzano, gli architetti, ingegneri e le maestranze del luogo (Arch. Simona Mannucci e Ing. Giuseppe Rossi) che hanno contribuito alla messa in opera dei lavori.
Quando Alicja Kwade arriva a Ghizzano, il suo desiderio è di segnare il territorio in maniera incisiva rispettando al tempo stesso chi ci vive. Per l’artista si tratta di realizzare il suo primo lavoro permanente in Italia dove è conosciuta grazie ad alcune mostre collettive e per la sua presenza alla Biennale di Venezia nel 2017. L’opera prescelta è la scultura SolidSkyrealizzata con una pietra (Azul Macaubas) proveniente dal Sud America e che si caratterizza per delle venature azzurre che virano in alcuni punti al blu. Si tratta di un’opera che, sebbene presenti misure e pesi ragguardevoli, rimane profondamente anti-monumentale, invitando al contatto.
L’intervento di David Tremlett per Ghizzano è nato durante una passeggiata che l’artista ha effettuato per le vie del paese. Una di queste in particolare, la Via di Mezzo, per il carattere anonimo che la contraddistingue rispetto alla bellezza del paesaggio da cui è circondata, attira la sua attenzione. È una prima sensazione ma facendo leva su quella, l’artista, che ha già realizzato un imponente lavoro in zona (presso la discarica di Legoli, 2018), sviluppa un progetto che prevede una serie di wall drawings da effettuare sulle facciate delle case. Dall’osservazione delle morbide colline che circondano il paese si determina la scelta dei colori, marrone e verde. Una strategia che renderà il passaggio dalla dimensione naturale a quella urbana meno netto e che legherà maggiormente Ghizzano al territorio circostante.
Come a puntellare con la sua presenza il paese, Tuttofuoco ha realizzato per Ghizzano tre lavori con un unico titolo, Elevatio corpus, disposti in alcuni punti nevralgici. Si tratta di sculture che si riferiscono a un ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli che in queste zone è stato attivo in un momento particolare della sua vita. I fatti risalgono al 1479 quando la peste costrinse l’artista che stava lavorando a Pisa, a trasferirsi con tutta la famiglia a Legoli, a pochi chilometri da Ghizzano, dove esegue la decorazione di un tabernacolo. Da alcuni dettagli dei personaggi raffigurati da Benozzo – San Sebastiano, San Michele e San Giovanni – Tuttofuoco trae spunto per le sue sculture realizzate con materiali diversi come marmo, neon e ferro.
Data e Ora
23/05/2019 / 19:00 - 21:00
Luogo
Ghizzano (Peccioli)