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ALE GUZZETTI. Sculture che osservano

In mostra alla Galleria Valmore di Vicenza un’esaustiva selezione di opere che rappresentano il trentennale percorso di Ale Guzzetti, artista che tra i primi ha indagato il rapporto tra arte, natura e tecnologia attraverso la robotica. Le sue opere, accolte in musei e collezioni di tutto il mondo, parlano di un’arte relazionale che mette al centro lo spettatore e il suo rapporto con la tecnologia per riflettere sulla natura umana.

Annoverabile tra i pionieri italiani dell’arte elettronica interattiva, Guzzetti lavora  dal 1983 alle forme e ai circuiti elettronici delle sue Sculture sonore, agglomerati di oggetti in plastica di uso comune (bottiglie, boe, tubi, …) che alloggiano circuiti elettronici o dispositivi luminosi in grado di emettere suoni, rumori, voci e luci, in risposta alle sollecitazioni esterne. La presenza, il contatto o la manipolazione diretta da parte dello spettatore permettono di modificare volume, timbri, altezze, cicli di ripetizione e pause tra un suono e l’altro e di condizionare gli effetti luminosi agendo attivamente sulla struttura audiovisiva dell’opera.

Negli anni ’90 Guzzetti estende la ricerca attraverso gli acquarelli elettronici – immagini sintetiche tratte da motivi musicali processati da un elaboratore –  e i vetri parlanti – sculture in vetro soffiato capaci di rielaborare dati provenienti dall’ambiente e reagire agli stessi.

All’inizio del nuovo millennio, con il progetto Techno-Garden aumenta la sinergia tra ambiente circostante e opera d’arte. Inizia così, in contrapposizione all’idea di scultura monumentale localizzata in un luogo, l’installazione di micro-sculture robotiche alimentate a pannelli solari, diffuse sul pianeta in luoghi naturali e di particolare pregio, capaci di rapportarsi simbioticamente con il territorio.

Le più recenti ricerche di Guzzetti sono orientate alla robotica: particolarmente significativi i suoi Affective Robots, busti scultorei in alluminio, plastica e circuiti elettronici, dotati di grandi occhi tecnologici che permettono alle opere di scrutare l’ambiente, interagire con l’osservatore e dialogare fra loro.

Scrive la curatrice Monica Bonollo: (…) Le opere di Ale Guzzetti non solo chiedono il coinvolgimento dello spettatore inducendolo a stabilire dei collegamenti, a conoscerne il funzionamento, ad attualizzarne le possibili configurazioni audio e visive; i loro esiti imprevedibili si sviluppano all’interno di una propria autonomia dando vita ad “organismi tecnologici” in grado di animarsi, dialogare con lo spettatore ed esplorare il mondo attorno a loro. Le opere di Guzzetti danno vita ad un mondo ibrido che stabilisce una relazione inedita tra le diverse forme di “esseri viventi”.

Ale Guzzetti nasce a Tradate, in provincia di Varese, nel 1953. Dopo aver studiato all’Accademia delle Belle Arti di Brera (Milano), conduce studi e ricerche di musica elettronica assistita dall’elaboratore presso il Politecnico di Milano e il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova.

Ha svolto il dottorato di ricerca inizialmente presso la School of Computing Communications and Electronics dell’Università di Plymouth (UK), successivamente presso il Centro Ricerche sul Contemporaneo di Brera (Milano) ed infine presso il CE.R.CO., Centro Ricerca Antropologia ed Epistemiologia della Complessità dell’Università di Bergamo.

Ha esposto in Italia, Francia, Germania, Austria, Danimarca, Olanda, Finlandia, Albania, Libano, Canada, USA, Hong Kong. Premiato dal prestigioso Prix Ars Electronica di Linz nel 1991 nella sezione “Interactive Kunst” e dalla Civica Galleria di Arte Moderna di Gallarate nel 1997 per l’arte digitale. Tra le sedi di mostre personali in Italia la Fondazione MUDIMA di Milano e la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

Le sue sculture vengono acquisite da numerose collezioni private, fondazioni e musei in tutto il mondo, fra cui il Museo di Arte Moderna di Gallarate; la Galleria Nazionale di Praga, il Corning Museum of Glass New York, il Museen im Antonierhaus – Memmingen; il Museum fur Sepulkralkultur di Kassel, il Museum Cimetière du Sud di Tounai (Belgio).

Esposizioni in corso e in programma:

Rabenschwarz, Kunstverein Bamberg, Bamberg (DE).

My Way, Lo Spirito del Lago, Spazio Luparia, Stresa (VB).

Sito dell’artista: www.aleguzzetti.it

 

La mostra resterà aperta fino al 24 luglio

Disponibile in galleria il catalogo delle opere con il testo critico della curatrice

info: Valmore Studio d’Arte 0444.322557

info@valmore.itwww.valmore.it – skype: valmorestudioarte



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Data e Ora
06/05/2016 / 18:00 - 22:00

Luogo
Valmore Studio d'Arte