Il 13 febbraio 2016 alle 17 presso la Biblioteca Poletti di Modena (all’interno del Palazzo dei Musei, in piazza Sant’Agostino 337) inaugura la mostra di Cuoghi Corsello e Dado dal titolo AILANTO. Ailanthus altissima alla presenza dei tre artisti. L’esposizione, curata da Fulvio Chimento, è visitabile fino all’11 giugno 2016 nel seguente orario: lunedì 14.30-19; da martedì a venerdì 8.30-13 e 14.30-19; sabato 8.30-13.
L’esposizione dedicata ai libri d’artista di Cuoghi Corsello e Dado ruota intorno a una metafora poetica che ha una ricaduta anche in ambito critico: il parallelismo tra una pianta invasiva non autoctona, l’ailanto, il lavoro artistico di Cuoghi Corsello e alcuni linguaggi, come il writing, che si sono diffusi a partire dagli anni Ottanta. L’ailanto è simbolo di una diversità artistica che si pone come alternativa all’arte “ufficiale” e che è propensa a innestarsi per diffondersi rapidamente, come quei fenomeni artistici che nascono per necessità impellente da semi spontanei. I volumi in mostra sono lo specchio di questa diversità linguistica, e il titolo stesso dell’esposizione è preso in prestito da Ailanto (Ailanthus altissima), il libro d’artista nato appositamente per l’occasione dalla collaborazione tra Cuoghi Corsello e Dado (al cui interno compare anche il testo di Fulvio Chimento dal titolo L’arte come germinazione spontanea). Oltre a questo piccolo volume, sarà possibile ammirare i Quaderni di Villa Genziana, veri e propri libri d’artista pensati collettivamente, e che, oltre agli interventi di Cuoghi Corsello, presentano disegni di altri amici artisti che frequentavano le fabbriche abbandonate nelle quali vivevano i due artisti bolognesi, tra questi spicca la figura del pittore Pier Paolo Campanini (dal 1994 al 1996 Cuoghi Corsello abitano presso gli ex Magazzini Generali Raccordati della Banca Del Monte; dal 1996 al 2001 si trasferiscono in una ex fabbrica di materassi, la ex Silma; mentre dal 2001 al 2005 vivono nell’ex concessionaria FIAT di Bologna. Le superfici di tutte queste fabbriche vengono concepite come opera unica, con grandi installazioni ambientali dislocate ovunque). Gli artisti hanno inoltre selezionato una miscellanea di testi dedicati al writing presenti all’interno della Biblioteca Poletti, che in questa occasione ospita in consultazione anche volumi di carattere scientifico scelti dal curatore e dedicati alla storia e alla diffusione dell’Ailanthus altissima, pianta largamente utilizzata dalla medicina cinese e considerata da alcune culture asiatiche il simbolo della trasmigrazione dell’anima dal mondo terrestre a quello celeste.
Dado espone i propri blackbooks, quaderni d’artista di grande formato distinti da una copertina nera, sui quali il writer disegna a partire dall’età di 12 anni, all’interno di essi (come in uno storyboard) è possibile assistere all’evoluzione del suo percorso artistico. I blackbooks accolgono anche alcuni interventi originali di writers molto noti, come Phase2, Rusty e Sky4, ma in mostra vengono soprattutto esposte in anteprima le differenti stesure che compongono una pubblicazione unica nel suo genere: il trattato dal titolo Lo stile secondo Dado, di prossima pubblicazione nel 2016 per il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Trento. Il materiale grafico relativo a questo volume è esposto sotto vetro nei sei tavoli normalmente predisposti alla consultazione. Lo stile secondo Dado assume a tutti gli effetti carattere scientifico, da questo punto di vista il testo è antitetico rispetto a un modo “più libero”, magico e fantasioso di concepire la ricerca artistica da parte di Cuoghi Corsello, e si avvale per la sua stesura di interventi realizzati da professori di arte contemporanea, anatomia, fisica, sociologia, matematica, filosofia, teoria della percezione.
BIOGRAFIA CUOGHI CORSELLO
Monica Cuoghi nasce a Sermide (Mn) nel 1965, Claudio Corsello nasce a Bologna nel 1964; vivono e lavorano nel capoluogo emiliano. Si conoscono frequentando l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1986. Dopo alcuni anni di condivisione e sperimentazione dell’arte nell’interazione di varie discipline – musica, video, performance, disegno, scultura, installazione – decidono di presentarsi con un unico nome. Lavorando alle sculture che chiamano “selettori”, acquisiscono nozioni di elettromeccanica, idraulica ed elettronica, conoscenze fondamentali per allestire dal 1994 le grandi fabbriche che occupano vivendo la quotidianità come una performance continua. Espongono e partecipano a eventi personali e collettivi in numerose gallerie d’arte, musei e luoghi anomali. Tra le loro opere pubbliche esposte è possibile visionare: Cadaveri squisiti, installazione di disegni al neon al museo MACRO di Roma; Suf S:Sofi a, panchina di legno per il parco fluviale del Comune di Santa Sofia (Fc); L’albero Blù, dipinto a spray sul muro dell’ex teatro Contavalli a Bologna; Le tag più grandi del mondo, dipinto nel piazzale della Fondazione Teseco a Pisa. Tra i personaggi creati da Cuoghi Corsello che donano vitalità ai muri delle città italiane ricordiamo Pea Brein, CaneK8 e Petronilla, mentre altri soggetti, che portano i nomi di Kit, Cocaina, Bello, Suf e Nonno Degrado, nascono appositamente per la fotografia, la scultura, la grafica e i social network. Il 26 aprile 2012 Cuoghi Corsello hanno celebrato i loro primi ventisei anni di lavoro con la mostra dal titolo 26, presso la Galleria Guido Costa Projects di Torino.
BIOGRAFIA ALESSANDRO FERRI, DADO
Alessandro Ferri, in arte Dado, nasce nel 1975 a Bologna, dove vive e lavora. Oltre a essere uno dei maggiori writer italiani, Dado si contraddistingue per l’approccio teorico al suo mezzo espressivo. Viene invitato come relatore ad alcuni seminari organizzati in ambito istituzionale dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, dall’Università di Padova, dall’Università di Venezia, dal Museo d’Arte Moderna Bologna, dall’Università di Trento. È tra gli organizzatori di Frontiers, progetto di arte pubblica nato in collaborazione tra il MAMbo e il Comune di Bologna. Tra le sue esposizioni ricordiamo: Dado. Sinopie di un writer, Musée de l’OHM, all’interno del Museo Civico Medioevale di Bologna, a cura di Fulvio Chimento (2014); Equazione Impossibile, Museo d’Arte della città di Ravenna, a cura di Daniele Torcellini, Ravenna (2013); La Tour 13, progetto ideato e coordinato dalla Galerie Itinerrance e Christian Omodeo di Le Grand JeuHYPERLINK “http://legrandj.eu/”HYPERLINK “http://legrandj.eu/”HYPERLINK “http://legrandj.eu/”, Parigi (2013); Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia (2011); Biennale d’Arte di Nanjiing, And_Writer a cura di Z. Tong, W. Rhee ed E. Battiston (2011); Scala Mercalli, a cura di G. Marziani, Roma (2008); al PAC di Milano partecipa alla collettiva Street Art Sweet Art a cura di A. Riva, Milano (2007).
BIOGRAFIA FULVIO CHIMENTO
Nato a Roma nel 1979, vive e lavora in Emilia Romagna. Si interessa alle molteplici forme della comunicazione artistica e alla genesi dei processi creativi, con l’obiettivo di far emergere la problematicità del reale. Dal 2012 è ideatore della annuale residenza d’artista Italia-Oriente e principale referente del progetto video “Spazio Arte”, teso a creare un archivio filmico sugli artisti contemporanei. Dal 2013 al 2015 collabora in veste di tutor al master di Alta Formazione sull’Immagine contemporanea della Fondazione Fotografia di Modena; attualmente scrive per la rivista “Inside Art”, con sede a Roma. Nel 2014 pubblica Arte italiana del terzo millennio (Mimesis edizioni, Milano); il volume viene presentato al MART di Rovereto, al Dams di Bologna e in spazi pubblici e privati a Bruxelles, Roma e Milano.
AILANTO (Ailanthus altissima)
Mostra di Cuoghi Corsello e Dado
A cura di Fulvio Chimento
Data e Ora
13/02/2016 / 17:00 - 20:00
Luogo
Biblioteca Poletti