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Matteo Fato: Eresia (del) Florilegio

Dopo il grande successo della prima edizione, la Galleria Nazionale delle Marche prosegue nella Grande Cucina dei Sotterranei del Palazzo Ducale di Urbino la programmazione nello SPAZIO K, lo spazio permanente dedicato ad artisti emergenti. La seconda edizione, intitolata “Cambi di rotta”, a cura di Umberto Palestini, inizia con una personale di Matteo Fato: Eresia (del) Florilegio. Matteo Fato è uno degli autori più interessanti nell’attuale panorama artistico contemporaneo. Egli è un artista in grado di rivitalizzare la prassi della pittura attraverso la capacità di creare spazi ‘sensibili’ grazie ad un raffinato arazzo compositivo, orchestrato in modo mirabile. Negli anni, per alcune significative personali, ha realizzato cavalletti di diverse dimensioni, dalle forme rigorose e minimali, quali richiami evidenti della sua personale indagine. Tre di questi cavalletti, insieme ad alcuni dipinti, approdano a Palazzo Ducale per la personale Eresia (del) Florilegio. Il titolo, oltre ad indicare l’ultima opera inedita legata al ciclo dei (busti), esprime la volontà dell’artista di proporre un’antologia di lavori che tornano o arrivano a Urbino, città dove l’autore si è formato.

Installare opere realizzate in tempi e spazi lontani nel grembo da cui tutto è nato, significa accettare la pericolosa sfida di una verifica, far sprigionare significati, energie impreviste, ma anche mostrare possibili incongruenze. Se questo è il rischio del florilegio, la sua eresia, ben venga la sfida, perché l’arte che non contempli la possibilità dell’errore è arte senza vita, banalmente pacificata. I dipinti esposti a Palazzo Ducale sono contornati da cavalletti, e rimandano come un’eco lontana a un’opera cara all’autore: L’artista nel suo studio di Rembrandt. Molto spesso l’arte è un viaggio nel tempo dove il ritorno, però, non diventa semplice approdo, ma slancio per una nuova ripartenza verso rotte non ancora percorse. La personale proposta dall’autore in uno degli spazi simbolo del Rinascimento, sarà un’installazione site-specific che raccoglierà una serie di lavori storici e inediti in un progetto di grande e suggestivo impatto.

Matteo Fato è nato a Pescara (Italia) nel 1979 dove attualmente vive e lavora. Ha partecipato a numerose mostre in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero. Nel 2012 ha concluso la residenza presso la Dena Foundation for Contemporary Art (Parigi), con la mostra personale Vidéos_Dessins, e la partecipazione alla mostra La collection Giuliana et Tommaso Setari, retour à l’intime (La maison rouge, Fondation Antoine de Galbert). Nel 2015 ha inaugurato una mostra antologica dal titolo Krinein (La) Crisi presso il MAC (Museo d’Arte Contemporanea) di Lissone. A Luglio 2017 ha preso parte alla mostra OPEN20 nel Museo Mostyn in Galles. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio Level 0 – ArtVerona (2013), come artista selezionato da Giacinto Di Pietrantonio per il Museo Gamec, (Bergamo); il Premio Città di Treviglio (2012); il Premio Terna (2014); e il Premio Cramum (2016). Nel 2008 è stato invitato in residenza presso la Fondazione Spinola Banna (Torino) con Adrian Paci come Visiting professor. Nel 2010 è stato selezionato dalla Dena Foundation for Contemporary Art come artista Italiano in residenza presso ArtOmi, (New York). Nel 2015 è stato in residenza per due mesi presso il Nordic Artists’ Centre Dalsåsen (NKD) in Norvegia. Nel 2016 è stato invitato a partecipare alla 16° Quadriennale d’Arte a Palazzo delle Esposizioni, Roma. Il suo lavoro è presente in numerose collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Dal 2009 è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.

www.gallerianazionalemarche.it

 



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Data e Ora
22/03/2018 / 17:00 - 21:00

Luogo
Galleria Nazionale delle Marche