Sotto la direzione e la consulenza di Gianfranco Zazzeroni, il Mediamuseum di Pescara propone, dal 16 al 29 Ottobre, Enio D’Incecco, pittura come meditazione, mostra dedicata a uno dei protagonisti della Scuola Artistica Pescarese del secondo dopoguerra. Si tratta di una raccolta di opere che parte dalla metà degli anni cinquanta quando l’artista, come tanti suoi colleghi, praticava un iconismo naturalistico, per arrivare alla produzione recente estremamente lirica e spiritualistica nella sua modularità astratta.
La chiave di lettura dell’Opera di D’Incecco senz’altro più adatta è quella esistenziale, specie nella fase creativa più recente, dove traspare anche la sua interpretazione della natura, percorsa da un flusso vitalistico, in preda talora alla bizzarria del caso, energetica al limite della proliferazione anarchica dei segni.