All’improvviso…un silenzio lussureggiante. Ecco il titolo del testo che Matteo Galbiati ha scritto per la mostra Out of the Blue di Elisa Bersaglia alla galleria Officine dell’Immagine di Milano. «La sua scelta figurativa asseconda e interpreta i principi di una narrazione per immagini che non si argina nella mera descrizione-rappresentativa, ma eleva il complesso delle sue figure al ruolo di allegoria, di metafora, di simbolo interpretativo-estetico, di transfert mnemonico attivatore di visioni intime e oniriche capaci di decifrare il senso di una grande bellezza». In queste prime righe Galbiati va dritto al cuore della poetica dell’artista, concentrata su una figurazione leggera e aleatoria che lascia spazio a velate agitazioni dell’animo. Le opere di Elisa Bertaglia si mostrano all’osservatore in forma di piccole poesie visive, dove il disegno si confonde alla pittura, creando sfondi da cui emergono in forma di traccia, i lievi segni di profili e figure fra adolescenti, elementi della natura, congregazioni che ricordano minerali e geometrie mistiche quasi spirituali. Questo suo immaginario onirico, che vive nell’ambiguità fra il chimerico e ciò che potrebbe assomigliare a un incubo, si materializza in quel senso di grande bellezza cui fa riferimento Galbiati. Se i misteriosi disegni “pittorici” della Bertaglia, dai toni pastoni e velature di colore che sembrano velluto, sono qualcosa di noto e caratteristico alla sua cifra stilistica, risultano inattese le due installazioni e il disegno site-specifc a parete che l’artista ha realizzato per l’occasione, di delicato ma grande impatto scenografico che all’improvviso diventa un silenzio lussureggiante.
Photo Courtesy Elisa Bertaglia e CSart
fino al 29 gennaio 2017
Elisa Bertaglia – Out of the Blue
a cura di Matteo Galbiati
OFFICINE DELL’IMMAGINE
Via Atto Vannucci 13
02 91638758