Dal 22 aprile al 30 giugno, dopo Eindhoven, Londra, Boston, Umea, approda al Castello di Rivoli Disobedience Archive, un progetto curatoriale che risale al 2005 quando, a Berlino, Marco Scotini concepisce un’esposizione itinerante di video, materiali grafici ed ephemera. La mostra-archivio indaga le relazioni esistenti tra pratiche artistiche contemporanee, cinema, media tattici e attivismo politico. Ideato come un archivio di immagini video eterogeneo e in evoluzione, il progetto si pone come una user’s guide attraverso le storie e le geografie di quattro decenni di disobbedienza sociale: dalla rivolta italiana del 1977 alle proteste globali, prima e dopo Seattle, fino ad arrivare alle insurrezioni in corso nel Medio Oriente e nel mondo arabo. Dagli storici videotape di Alberto Grifi ai film di Harun Farocki, dalle azioni performative del gruppo americano Critical Art Ensemble a quelle del collettivo russo Chto Delat?, dalle inchieste di Hito Steyerl a quelle di Eyal Sivan, l’archivio Disobedience ha raccolto negli anni centinaia di materiali documentari. La mostra, che al Castello di Rivoli è allestita nelle sale del terzo piano, si propone come una grande sintesi delle edi- zioni precedenti. Con il nuovo titolo di Disobedience Archive (The Republic), l’esposizione vede affiancata la produzione di una grande struttura a forma di Parlamento alla pubblicazione del volume “La Costituzione”, fase conclusiva dell’intero progetto. Il Parlamento è opera dell’artista architetto Céline Condorelli (1974) con un contributo di Martino Gamper (1971) e i wall-paintings che l’accompagnano sono dell’artista messicano Erick Beltran (1972). Oltre al Parlamento, destinato a ospitare l’archivio video, due sale fungono da anticamere tematiche. La prima, dedicata agli anni Set- tanta in Italia, presenta, tra le altre, opere di Joseph Beuys, Mario Merz, Jean-Luc Godard, Gianfranco Baruchello, Piero Gilardi, Gordon Matta-Clark, Laboratorio di Comunicazione Militante, Enzo Mari, Nanni Balestrini e Living Theatre; la seconda, che prende in considerazione la prima decade del 2000, ospita opere, tra gli altri, di Nomeda & Gediminas Urbonas, Superflex, Chto Delat? Oliver Ressler, Arseniy Zhilyaev, Critical Art Ensemble, Rene Gabri e Ayreen Anastas. Nelle due sale saranno inoltre presentati props e strumenti tecnici, editoriali e scenici prodotti dalla cultura antagonista di quegli anni. Disobedience Archive (The Republic) è un work in progress che riflette la Storia nel suo divenire, nel quale contenuti e forme mutano in ogni sede espositiva.
Disobedience Archive, a cura di Marco Scotini allestito in The Parliament di Celine Condorelli, 2012 (Courtesy BildMuseet, Umea)