Al P.R.A.C. ‘Piero Renna Arte Contemporanea’ sarà di scena, fino al prossimo 30 aprile, la Personale di Walter Molli intitolata ‘DecaDance’: un artificio dialettico dedicato al disastroso boom edilizio del Secondo Dopoguerra al quale è possibile imputare lo stravolgimento di una buona parte del Belpaese, del Mezzogiorno ed in particolare della Campania. Una ‘danza ossessiva’ racchiusa nello spazio espositivo sito in via Nuova Pizzofalcone a Napoli dove si possono apprezzare numerose opere dell’artista partenopeo che ha scelto, con dolore, di raccontare il difficile connubio tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Molli ostenta un linguaggio complesso atto a rievocare l’istintivo ‘caos’ Dadaista, alternando elementi simbolici come i veicoli e i treni in movimento, a grattacieli dalla prospettiva distorta e privi di direzione univoca. Non inganni la ludicità delle immagini che, in realtà, celano una acerrima critica al sistema: la condanna all’occupazione abusiva e selvaggia degli spazi, l’irrazionale escalation di mostri di cemento che coprono gli orizzonti e spengono gli animi.
A caratterizzare le opere di Molli sono soprattutto la grafica digitale, la modellazione 3D e il rendering: elementi che emergono dal tratto pittorico certamente scomposto, simile ai pixel che compongono le immagini virtuali. L’alternanza tra gli strumenti utilizzati (spray, rulli, acrilici e pitture per pareti) non scalfiscono minimamente il suo amore per l’intramontabile pittura ad olio.
Ancora una volta, testimone il recente successo delle espressioni artistiche che emergono dai popolosi quartieri di Napoli, la profonda comunicatività della street art finisce per essere esposta in galleria: noto per la partecipazione a numerose e prestigiose convention sui graffiti di tutto il territorio nazionale e non, l’artista è finito nel mirino di critici e appassionati che hanno inteso, immediatamente, diffondere i suoi lavori attraverso palcoscenici più elitari.
Tina Abbate