Foreste innevate, paesaggi antropici di epoca preindustriale, creature robotiche, ci accolgono dentro un mondo dalle atmosfere oniriche, fatto di scenari irreali, eclettici, carichi di simbolismo.
Per AUJIK, soggetto autore dell’opera video Yukiyo-E , il mondo naturale tradizionalmente inteso e i prodotti della creazione umana non sono tra loro in antitesi. Entrambe le realtà, nella poetica di AUJIK, devono cercare il reciproco dialogo in linea con una diversa concezione di natura che le comprende assieme.
Yukiyo-E è il video trasmesso per due settimane nella sala d’ingresso di DAS – Dispositivo Arti Sperimentali a Bologna. La sua proiezione al pubblico costituisce uno degli eventi che accompagnano l’apertura di questo nuovo spazio dedicato alla creatività e da poco attivo in “zona MAMbo”.
DAS è unlaboratorio di ricerca e sperimentazione artisticache nasce dall’assegnazione da parte del Comune di un’ampia struttura situata in via Del Porto a diverse realtà no-profit attive nel capoluogo emiliano. Lo spazio, guidato in cogestione da queste ultime, ha ospitato in anteprima di apertura il progetto PRISMA che ha avuto luogo durante l’ultima edizione di ART CITY.
Le iniziative all’interno di DAS si svolgono all’insegna della multidisciplinarità e della contaminazione tra generi espressivi. Nell’ambito di mostre, live, workshop e residenze d’artista, infatti, progetti direttamente legati alle arti visive convivono con la musica sperimentale, l’artigianato e le arti performative.
Il dialogo tra realtà differenti unito alla ricerca di comuni interessi per l’attuazione programmi condivisi sono apparsi evidenti già dalla realizzazione di PRISMA. La manifestazione trasversale tra le arti che ha anticipato l’apertura di DAS ha visto protagoniste le associazioni Metoché, Lele Marcojanni ed Emiliodoc. PRISMA è stata aperta al pubblico in concomitanza alla scorsa edizione di Artefiera e ha avuto una durata di circa dieci giorni. In quell’occasione è stato dunque possibile visitare la mostra Homo Sapiensa cura di Davide Da Pievee la performance sonora legata alla rassegna Termosa cura di Metoché. Il progetto ha visto incluse nel suo programma, inoltre, le opere video I racconti di nessuno / Nobody’s tales, realizzata dal collettivo Lele Marcojanni, Virtual_DAS di Alex Pietro Marra, a cura di Andrea Maurizio Campo, e Mock Jungle con Tabita Rezaire sempre a cura di Metoché.Quest’ultimo progetto è rimasto attivo nella sala d’ingresso di DAS e contempla un alternarsi di proiezioni video a cadenza semestrale.
All’interno della mostra Homo Sapiens Filippo Cecconi, Filippo Tappi, Maarten Van Roy, Paolo Bufalini, Paul Barsch e Tilman Hornig si sono misurati con il tema della mutevolezza e del caso. La riflessione sull’indefinito sviluppata dai sei artisti fa riferimento alle categorie condivise nelle culture delle varie società e al nostro modo di classificare le cose del mondo.
Gli altri eventi, in particolare le opere video, hanno più che mai contribuito a trasmettere il concetto di “unità dalle molte facce” contenuta nel titolo “Prisma”, per la diversità di approccio da parte di ciascun autore nel campo della video produzione.
Dopo l’evento successivo Un’ora del tuo tempo, a cura dell’associazione Zoopalco, dedicato alla poesia prodotta e fruita attraverso differenti strumenti e canali, a metà aprile è stata la volta della proiezione video Yukiyo-E edel live sonoro del duo artistico Babau, Sunnittyland explorations. Quest’ultimo è stato anch’esso parte della rassegna Termoscome l’evento musicale di febbraio.
Yukiyo-E è l’opera video realizzata da AUJIK, nome attribuito ad un vero e proprio progetto artistico creato dall’artista visivo Stefan Larsson, svedese di nascita da molti anni attivo in Giappone. In Yukiyo-E l’iconografia del paesaggio è legata alle stampe tradizionali giapponesi, in modo particolare alle Yukiyo-E di Ando Hiroshige. Nel’opera video tuttavia le forme, i soggetti e la rappresentazione della natura evocano anche l’universo dei manga e quello dei videogame. Nelle opere di AUJIK l’oggetto di riflessione coincide con lo sviluppo tecnologico e con il modo in cui i suoi prodotti si inseriscono nel paesaggio. AUJIK propone un universo dove tecnologia e natura possono coesistere in reciproca armonia.
Yukiyo-Esarà sostituito, in un momento successivo alla conclusione del periodo espositivo, da una nuova opera video nell’ambito del progetto Mock Jungle.
Nellive di Babau, duo musicale composto da Luigi Monteannie Matteo Pennesi, la produzione sonora è incentrata sull’uso prevalente di strumenti digitali nonostante il frequente simultaneo ricorso ad altri mezzi come la voce o il flauto di pan. Nella musica di Babau sonorità eterogenee, a volte tratte dal mondo della natura, accompagnano il preponderante suono elettronico all’insegna di una pratica musicale che pone al centro sperimentazione e visitazione di generi diversi.
I due musicisti marchigiani, fondatori dell’etichetta Artetetra, privilegiano tra i supporti le audiocassette con nastro magnetico che diffondono in quantità limitata. Tale scelta manifesta la volontà dei due artisti di giustapporre alla ricerca musicale un interesse estetico di tipo visivo che predilige l’oggetto e arricchisce questa attitudine di analisi in campo storico e antropologico.
Il live di Babau è apparso animato, per tutta la sua durata, dall’esecuzione di prove ed esercizi di funambulismo margini della sala. DAS da poco più di un mese infatti ospita Sur Le Fil – Laboratorio permanente di funambulismo e filferrismopromosso dalle associazioni AlterEgo e Le Fucine Vulcaniche. Riguardo a ciò e in continuità con le lezioni del corso, a fine maggio avrà luogo il workshop tenuto dal funambolo Andrea Loreni in occasione di Equilibri Festival, la ricorrenza internazionale dedicata al circo contemporaneo. Andrea Loreni è specializzato in equilibrismo a grandi altezze e meditazione Zen.
Sempre AlterEgo e Le Fucine Vulcaniche promuovono, alcune settimane prima di Equilibri Festival, uno stage di introduzione alla Roue cyr, la ruota acrobatica utilizzata da ginnasti e performer, tenuto da Mariam Sallam.
Prima degli appuntamenti ispirati dal festival circense tuttavia, e pochi giorni dopo l’opening di Yukiyo-E il live di Babau invece, protagonista di DAS è stata l’associazione Zoopalco. Il collettivo bolognese, attivo da alcuni anni nel campo delle arti performative, ha infatti ha promosso l’evento di Basta Poetry Slam, una serata interamente dedicata alla poesia letta o recitata senza l’ausilio di musiche o strumenti. Come indicato dal titolo, nel corso dell’evento, un poetry slam appunto, sette poeti, o “slammer”, provenienti dalla Svizzera e da vari luoghi del nostro paese si sono sfidati tra loro recitando versi. L’evento ha visto la straordinaria partecipazione di Mark Kelly Smith, poeta nato a Chicago soprannominato “Slam Papi”, inventore, nel 1984, di tale pratica espressiva.
Dispositivo Arti Sperimentali
A project by Informagiovani | Comune di Bologna
in Via del Porto 11/2, 40121, Bologna.
http://dasbologna.org/?fbclid=IwAR3u7AGSnYrDS97oqict36kpE2KDxy00gfddK75_q6SS96nC-1Su4GIPJZE