È ufficiale: il progetto sperimentale Macro Asilo, ideato e guidato da Giorgio de Finis, dopo tutte le polemiche dell’ultimo anno, finalmente apre i battenti il prossimo 30 settembre 2018. Ieri, 19 luglio, durante la conferenza stampa di presentazione, presieduta da Giorgio de Finis, Luca Bergamo (Vicesindaco e Assessore alla crescita culturale di Roma), Fabio Merosi (Direttore generale di Palaexpo), Cesare Pietroiusti e Innocenzo Cipolletta (ex Commissario per la gestione provvisoria dell’Azienda Speciale Palaexpo) è stato illustrato il ricco programma, rispondente all’idea di apertura e condivisione, da sempre sostenuta da De Finis e alla base degli intenti di Macro Asilo (https://www.rivistasegno.eu/raccontami-macro-asilo-un-dialogo-con-giorgio-de-finis/) che per 15 mesi animerà gli spazi del Macro.
Un contenitore di pensiero senza limiti e restrizioni, uno spazio aperto fra eventi, incontri, lectio magistralis e interventi artistici, finalizzati a sondare il presente, così Macro Asilo si presenta come qualcosa di vivo e da vivere con ingresso libero a tutti, dove ad essere messo in gioco è soprattutto e prima di tutto proprio il concetto stesso di Museo. Si potrebbe pensare ad una vera e propria piazza, anzi a più piazze immaginate per favorire l’incontro fra i cittadini e la cultura, un’idea questa che si accompagna al nuovo progetto di allestimento realizzato dall’architetto Carmelo Baglivo, fondatore con Luca Galofaro e Stefania Manna dello studio laN+ di Roma finalizzato proprio ad agevolare questo tipo di fruizione. Troveremo infatti: un forum dove sarà allocato il Tavolo dei tavoli realizzato da Michelangelo Pistoletto, uno spazio dove quotidianamente quattro artisti presenteranno le proprie opere presenti nella collezione permanente del museo in modo tale che il patrimonio del Macro possa essere finalmente vissuto e non solo “distrattamente” osservato, e ancora al posto dei tradizionali tavoli della biglietteria vi sarà un palco che ospiterà interventi di danza, teatro, concerti e opere video. In sostanza, Macro Asilo è stato pensato come una vera e propria casa, abitabile e da abitare, con una serie di stanze ciascuna predisposta ad uno specifico progetto e contenitore a sua volta di diversi significati. Avremo La stanza Rome con delle cassettiere atte a custodire tutte le realtà artistiche di Roma…cassettiere adottabili; quella delle parole dove un curatore sarà chiamato a scegliere una parola significativa del linguaggio artistico contemporaneo per poi discuterne, quella della lettura, quelle atelier dove gli artisti potranno realizzare i propri progetti mostrando al pubblico il proprio modus operandi, e molto altro ancora.
Fra le novità annunciate c’è la prossima presidenza del nuovo consiglio di amministrazione dell’Azienda Speciale Palaexpo ( che dal 1 gennaio gestisce il Museo Macro insieme alla Sovraintendenza Capitolina) dell’artista Cesare Pietroiusti, una presenza importante per la città di Roma e in questo contesto, concettualmente in sintonia con il progetto De Finis. È noto infatti il pensiero che da sempre sostiene l’arte di Pietroiusti: quando esiste un problema, qualcosa che non si riesce ad affrontare, è proprio in quel momento che la pratica artistica diventa fondamentale per sfidare i propri limiti, superarli e originare qualcosa di nuovo e inatteso.
Che Roma e il Macro avessero dei problemi era cosa nota. Finalmente è arrivato il momento di tentare una nuova strategia che abbandona la tradizionale forma espositiva ma non gli artisti e le opere. Bastino i numeri a confermare questo dato: 250 saranno, infatti, gli artisti che realizzeranno un’opera negli atelier del museo; 400 le opere di video arte che verranno proiettate, 180 le lectio magistralis; 900 gli ‘autoritratti’, 60 i concerti e 50 gli ambienti a tema. Non mancano nemmeno i grandi nomi dell’arte. Infatti De Finis ha annunciato anche le prossime collaborazioni con Daniel Buren, Dora Garcia, Pablo Echaurren, Melania Mazzucco, Wim Wenders, Elina Chauvet, Alfredo Pirri e tra i relatori delle lectio magistralis Nicolas Bourriaud, Claire Bishop, Jacques Rancière, Don Thompson, Peter Weibel, Massimo Cacciari, Alessandro Dal Lago e Serena Giordano.
Il 30 settembre Macro Asilo sarà pronto ad aprire le porte.