Il 13 febbraio ha inaugurato negli spazi della Biblioteca Poletti di Modena il progetto/incontro fra Cuoghi Corsello e Dado, originalmente intitolato da Fulvio Chimento, che ha curato l’intervento, AILANTO. Diciamo subito che non è esattamente un’esposizione convenzionale, e la pianta di ailanto la suggestione che Chimento ha utilizzato per descrivere l’arte di questi artisti come “germinazione spontanea”. Non ci sono quelle opere che di solito connotano la ricerca di questi artisti, e d’altra parte è evidente che sarebbe impossibile immaginare interventi “urbani” in un luogo di studio, ma il fascino di tale specifica operazione sta nell’aver esposto il percorso di ricerca, quello che sta dietro lo spazio scenico del writing di Dado o al modo totalizzante di intendere l’arte per Cuoghi Corsello. E allora, sotto i tavoli della biblioteca si trovano bozzetti, quaderni di appunti, libri d’artista, finanche complicatissime tavole teoriche (Dado) che lasciano intuire lo spessore della disciplina (e anche la fatica intellettuale) che si cela dietro quei segni, apparentemente leggeri, che incontriamo nei differenti contesti urbani dove gli artisti sono soliti intervenire. Allora, come spiega Chimento: “i sei tavoli per la consultazione dei libri che ospitano l’intervento di Dado possono idealmente evocare la struttura di un possente tronco d’albero. L’intera biblioteca può rappresentare una fabbrica in disuso, e le tracce artistiche che compongono la mostra possono essere intese come piante spontanee che qui hanno avuto modo di attecchire grazie a un ordine superiore e non precisato di ambiente e la sua tendenza è quella di diffondersi spontaneamente”.
Da oggi per studenti e ricercatori sarà un piacere inatteso studiare accompagnati da Dado e Cuoghi Corsello e scoprire inedite pubblicazioni sull’ailanto, quanto suggestive connessioni fra la pianta e una diversità artistica che si pone come alternativa all’arte “ufficiale” e che è propensa a innestarsi per diffondersi rapidamente, come quei fenomeni artistici che nascono per necessità impellente da semi spontanei.
AILANTO è visitabile fino al 16 giugno 2016.