Un’offerta culturale ricca e diversificata anima, in questo periodo di festività, i centri storici di molte città d’Italia. Da Nord a Sud tanti i festival, le attività creative, le visite museali e gli eventi tradizionali che offrono interessanti proposte di diffusione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico-culturale e, al contempo, presentano nuove e innovative realtà progettuali. Tra i progetti che abbiamo seguito merita senz’altro una visita/visione #newgeneration ideato e presentato a Cortona dall’Associazione culturale Art Adoption, diretto da Massimo Magurano e curato, in questa seconda edizione, da Tiziana Tommei, in corso fino al 10 gennaio 2018 a ingresso libero.
Il borgo etrusco di Cortona situato tra la Valdichiana aretina e la Valle del Tevere oltre a essere un importante centro culturale e turistico, si è trasformato, grazie al progetto #newgeneration, in uno spazio d’arte diffuso coinvolgendo l’intero centro storico della città, 27 luoghi espositivi, spazi pubblici e privati e attività commerciali, con i quali 29 artisti, nazionali e internazionali, si sono relazionati ad hoc. Il percorso espositivo si snoda su via Nazionale, strada cardine della città, rinominata per tale occasione ‘la via dell’Arte’. Lineare, diversificato e stimolante l’iter si sviluppa proponendo una visione alternativa e non ordinaria nell’ottica di avvicinare il maggior numero di visitatori ai differenti linguaggi espressivi.
Ma per meglio comprendere l’intero progetto abbiamo visitato Cortona e intrapreso il nostro #artour #newgeneration in compagnia del Direttore artistico Massimo Magurano e della curatrice Tiziana Tommei. A loro abbiamo rivolto alcune domande anche in prospettiva di future edizioni.
*Al Direttore artistico abbiamo chiesto come è nato Art Adoption New Generation, le difficoltà affrontate in questa edizione, mission ed evoluzione del progetto.
Massimo Magurano: “Tutto si è svolto in modo molto naturale direi, da cultore di arte contemporanea e grande frequentatore di strutture museali e spazi d’arte pensavo alla possibilità di ‘creare’ un piccolo museo facilmente fruibile anche in termini di spostamento. Non è facile talvolta vedere un’opera importante se non ci si sposta e, partendo da questo presupposto, ho pensato a un progetto vicino a tali esigenze…se non posso andare in quel Museo vorrei portare il Museo vicino a chi desidera visitarlo ma non può. Ho iniziato a ricevere feedback positivi al progetto e piano piano siamo riusciti a raccogliere opere provenienti da tutto il mondo, a creare un percorso in attività pubbliche assolutamente inusuali per una esposizione di questa caratura. Lo stupore è stata vedere il pubblico sorpreso ma, soprattutto, tanto incuriosito e talvolta incredulo che si trattasse di una reale opera unica, esposta magari dalla bottega di salumi di quartiere o dal barbiere di periferia. In tal senso, la mission che perseguo è la democratica diffusione dell’Arte Contemporanea aperta e fruibile a tutti senza barriere di alcun tipo, ma soprattutto avvicinare il ‘Museo’ alle persone, cercando sempre e comunque di spiegare in poche righe quello che esponiamo e farlo con parole semplici e comprensibili anche ai non addetti; per me è importante che nell’osservare un’opera di arte contemporanea, che spesso non risulta di immediata chiarezza, il pubblico quanto meno abbia una idea di fondo di quello che osserva. Per quanto concerne le difficoltà, oltre alle problematiche gestionali dovute alla grande quantità di opere presenti, la scelta delle opere stesse che potessero sposare al meglio gli spazi espositivi, oltre non ultimo la cura stessa degli allestimenti, in taluni casi non di semplice management. La difficoltà in questo caso è rappresentata nel costruire per ogni allestimento un abito su misura che rispettasse lo spazio espositivo ospitante. Ma questo è solo l’ultima fase di un processo che dura praticamente un anno intero, in quanto scegliere poco meno di 30 Artisti professionisti o storicizzati di livello internazionale e richiedere quelle che per noi sono le opere da esporre è una vera e propria maratona. Ci tengo a sottolineare che nessuno degli artisti presenti contribuisce ad alcun compenso per l’Associazione, tutti sono scelti per merito e anche questa è una grande responsabilità. L’evoluzione di Art Adoption New Generation è in continuo mutamento sia riguardo gli spazi espositivi che, di anno in anno aumentano sensibilmente, che dei professionisti scelti a curare l’edizione stessa, in considerazione di una proposta direzionale di avere ogni anno uno o più curatori che sposino la nostra Mission e la facciano propria, ovviamente Art Adoption offre tutto il supporto richiesto perché questo avvenga. Edizione 2018 ? Direi IN PROGRESS!”
*Alla curatrice di questa edizione #newgeneration abbiamo chiesto come è nata la collaborazione con l’Associazione Art Adoption e la visione curatoriale del progetto.
Tiziana Tommei: “Circa un anno fa, quando Massimo Magurano mi ha chiesto di curare l’edizione 2017 di Art Adoption New Generation, io non ho accettato in modo subitaneo. Sentivo l’esigenza di prendere il mio tempo e riflettere su di me, prima ancora che su ciò che mi veniva proposto. Non ci si sente mai preparati alle sfide che si presentano lungo il percorso che si svolge, soprattutto se improvvise (e lo sono sempre). E la verità è che non ci si DEVE mai sentire pronti. Il mio avvertire così fortemente timori, dubbi e incertezze mi ha fatto decidere di accettare l’incarico. Ammetto che è stata un’esperienza formativa rilevante. Oggi vedo molti difetti, come sempre nella maggior parte delle cose che faccio, e per questo sono felice, perché gli errori sono importanti. Il lavoro portato avanti è tanto, e a chi mi chiede se sono soddisfatta rispondo convinta e contenta di no – anche perché il giorno in cui mi sentirò compiaciuta spero di essere morta, semplicemente perché ciò azzererebbe ogni margine di cambiamento. Quello che ho svolto in concreto è contribuire alla riuscita di un progetto in cui credo, che ha delle potenzialità enormi e una mission ambiziosa ed encomiabile. Essendo un evento molto articolato, io ho seguito in modo diretto sette dei ventinove artisti in mostra, curando per essi presentazione e allestimento. Ho curato in modo più attento lo spazio di Palazzo Magini, main point dell’iter espositivo, coinvolgendo altri artisti con i rispettivi curatori di riferimento; inoltre, ho operato anche in altri luoghi, contesti non deputati all’esposizione di arte contemporanea, ma che si sono rivelati perfettamente funzionali in tal senso. La strada è avviata, è tutta in salita, irta e scoscesa, ma io ho sempre diffidato delle discese, soprattutto se dolci e lievi”.
Tra gli interventi artistici che arricchiscono il palinsesto di questa edizione New Generation da segnalare la maestosa installazione di Jannis Markopoulos, giunta a Cortona direttamente dal Padiglione Bolivia della Biennale di Venezia, 57esima Esposizione d’Arte Internazionale e visitabile presso l’Auditorium di Sant’Agostino, complesso del XIII secolo situato nel centro storico della città. Altra presenza di respiro internazionale è la partecipazione dell’artista Alfredo Rapetti Mogol, poeta, compositore e personalità poliedrica del mondo dell’arte, che per New Generation ha presentato una proiezione visiva sulla facciata del Comune. L’opera di Mogol vede il contributo artistico di Mirko Pagliacci, altro maestro protagonista di questa edizione che espone un importante corpus di opere della sua produzione artistica in una personale unica. Inoltre, in questa edizione New Generation by Art Adoption ha lasciato il suo segno anche lo street artist Qwerty di cui anche l’immagine simbolo #newgeneration 2017.Tutti gli eventi in programma sono a INGRESSO LIBERO
Artisti
Manuel Mampaso (Spagna), Giuseppe Chiari (Italia), Daniel Argimon (Spagna), Massimiliano Luchetti (Italia), Mario Consiglio (Italia), Clara Turchi (Italia/Inghilterra), Fabio Savoldi (Italia), Vittore Baroni (Italia), MBU (Italia), Caruso Pezzal (Italia), Flavia Bucci (Italia), Qwerty Street Art (Italia), Sam Francis (USA), Mirko Pagliacci (Italia), Massimiliano Roncatti (Italia), Pierre Fernandez Arman (Francia), Simone Lingua (Italia), Giulia Ronchetti (Italia), Alessandro Bernardini (Italia), Andrea Barbagallo (Italia), Enrico Fico (Italia), Sandro Del Pistoia (Italia), Luigi Merola (Italia), Alice Paltrinieri (Italia), Giuseppe Negro (Italia), Cesare Vignato (Italia), Alfredo Rapetti Mogol (Italia), Jannis Markopoulos (Grecia), Fernanda Marangoni (Italia).
Spazi pubblici e attività commerciali
Palazzo Magini, Auditorium Sant’Agostino, Enoteca Enotria, Dolce Vita, Bam Boutique, Beerbone, Touscher, Castellani Antiquari, La Nicchia, Eliana Boutique, Giolielli Caneschi, Pasticceria Banchelli, Ristorante il Cacciatore, Caffè Signorelli, Il Papiro, Nais Profumeria, Il Pozzo Galleria, Caffè Degli Artisti, La Saletta, Nocentini Libri, Terra Bruga, Karma, Jacente Store, Galleria Nazionale, Agenzia Alunno, Antonio Massarutto, Hotel San Luca.
ART ADOPTION NEW GENERATION
Cortona Centro Storico
Direzione Artistica Art Adoption – Massimo Magurano
Curatela Tiziana Tommei
fino al 10 gennaio 2018
Tutti gli eventi in programma sono a INGRESSO LIBERO
Art Adoption Main point
Palazzo Magini, via Nazionale 42 – Cortona
cortonaartadoption@gmail.com
Amalia Di Lanno
Manager culturale
Responsabile comunicazione Art Adoption
Immagine di apertura: Giuseppe Negro, installation view, Palazzo Magini, Cortona, ph. amalia di Lanno
Gallery a cura di Amalia Di Lanno