È stato presentato questa mattina, con una performance di Alessandro Jasci, il Festival delle Arti Perfomative. Dal 24 aprile al 4 maggio 2014 performers ed esperti di arte contemporanea provenienti da tutta Italia si ritroveranno in Abruzzo per la quarta edizione di CORPO tra bestialità ed evoluzione della specie a cura di Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai. L’ampio programma è stato presentato dai due curatori insieme a Giovanni Paolo Maria De Cerchio, delegato alla Cultura del FAI di Chieti, Giuseppe Di Meo, presidente CAPPA, Sabrina Zimei, responsabile dell’Appartamento LAGO di Pescara, Giulia Basel, direttrice artistica del FLORIAN Teatro Stabile d’Innovazione, Antonio Cipriani, responsabile dello spazio He5 Pescara. Dopo la performance di Alessandro Jasci sarà la volta, sabato 26 alle ore 18.00 del convegno d’apertura: l’uomo e la bestia/vite in simbiosi al quale interverranno: Aldo Marroni e Giovanni Paolo Maria De Cerchio, a seguire La musa ovina: “pre-testo” per transumanze umane, performance di e con Dario Oggiano ed Elisabetta Di Bucchianico (Officina delle Invenzioni). Venerdì 2 Maggio alle 18.00 allo Studio He5, Pescara, Convegno: CORPO tra bestialità ed evoluzione della specie dove interverranno: Eugenio Viola, Curator at Large Museo MADRE di Napoli, Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai, curatori CORPO. A seguire Sogni domestici e sogni dei conigli, performance di Alessandro Jasci, in collaborazione con il collettivo ULTRAStudio. Sabato 3 Maggio alle 21.00 al FLORIAN Teatro Stabile d’Innovazione, Pescara, Giulio Biancalani, prima nazionale della performance Superstiti del fiore a seguire incontro-dibattito con l’autore e Celeste Ricci, curatrice e critico d’arte. Domenica 4 Maggio alle 18.00 convegno alla Residenza LAOS di Montesilvano Colle (Pescara) dal titolo Estetica della transizione. Interverrà Giorgio Cipolletta. A seguire 2 performance, la prima di e con Mona Lisa Tina dal titolo Fragments, la seconda Body Recordings, performance audio-dinamica corporale di e con Globster.
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Il concept di base di CORPO 2014 è evoluzione: il passaggio storico-evolutivo da uomo nomade a uomo stanziale e da uomo macchina a uomo cyborg.
Se “I primi nomadi seguivano le greggi, che cercavano a loro volta di che nutrirsi, in base alle stagioni, alle piogge – scrive il filosofo francese Pierre Levy in Intelligenza collettiva – oggi, noi siamo nomadi al seguito del divenire umano, un divenire che ci attraversa e che noi stessi costruiamo (…). Lo spazio del nuovo nomadismo non è né il territorio geografico né quello delle istituzioni o degli stati, ma uno spazio invisibile delle conoscenze, dei saperi, delle potenzialità di pensiero in seno alle quali si dischiudono e mutano le qualità d’essere, le maniere di fare società.
Non gli organigrammi del potere, né le frontiere delle discipline, né le statistiche dei mercanti, ma lo spazio qualitativo, dinamico, vivente dell’umanità che sta inventando il proprio mondo”.
Levy si riferisce alla Rete e alla possibilità, attraverso le invenzioni tecnologiche, di poter essere in ogni luogo in qualsiasi momento.
Una mobilità virtuale che prospetta una contaminazione culturale, ma che azzera però quella esperienziale.
Un’evoluzione che conduce l’uomo a diventare appunto qualcos’altro: da Homo sapiens sapiens a Homocyborg.
CORPO 2014 vuole imporsi come tramite tra il padre nomade e il figlio cyborg migrante.
La provocazione è riuscire a trovare un punto d’incontro che riesca a far convergere ambiente reale e ambiente virtuale attraverso l’esperienza del corpo: essere contemporaneamente migrante della Rete e migrante del mondo, dando vita a un corpo alternativo segnato da quei rituali che, alla luce di una visione contemporanea, sono intrisi antropologicamente, storicamente, culturalmente e socialmente dei linguaggidella performance.
Ivan D’Alberto e Sibilla Panerai, ideatori e curatori di CORPO