Alla Galleria d’Arte 2000&NOVECENTO di Reggio Emilia, fino al 30 Novembre, Collisioni, collettiva a cura di Erika & Gianfranco Rossi che analizza come i confini tra le varie forme di espressione e creazione dell’ultimo quarto di secolo si siano fatti sempre più sfumati e oltrepassabili, specie tra scultura e architettura. La scultura, per molti architetti, è diventata qualcosa da guardare come ottima architettura; questi hanno trasformato il disegno in oggetto tridimensionale utilizzando la tecnologia e i programmi grafici come pretesto. Pochi i casi di scultori affascinati dal lavoro architettonico fino al punto da rendere le loro opere abitabili, pochissimo hann però creato opere utilizzabili e funzionali all’interno quando si tratta di musei.
La mostra, che si svolge in due diverse sedi (oltre agli spazi della Galleria, anche nella vicina Chiesa dei SS. Agata e Carlo), vuole rendere leggibili questi assunti presentando un gruppo di sculture i cui autori hanno guardato alle forme architettoniche, più o meno vistosamente, ma anche all’idea di città, a quella dell’uomo condizionato dalla civiltà della tecnica e dei materiali nuovi, anche in relazione alla metamorfosi delle forme del nostro essere oggi. Gli artisti presenti sono: Filippo Centenari, Patrizia Della Porta, Marco Gastini, Gioberto & Noro, Herbert Hamak, Le Corbusier, Fausto Melotti, Nunzio, Giuseppe Spagnulo, Ettore Spalletti. Nella Chiesa dei SS. Agata e Carlo è stato, invece, allestito un progetto espositivo ad hoc che prevede il confronto tra due artisti di generazioni diverse: Luigi Mainolfi e Mimmo Borrelli.