Villa di Donato a Napoli ospita la mostra personale di Claudia Meyer, accompagnata dall’etereo titolo Segni di Luce. L’artista svizzera, che vive e lavora tra Lucerna, Parigi e Los Angeles, porta per la prima volta a Napoli una selezione di suoi lavori, fra eleganti e suggestivi light-box e installazioni luminose, opere che si mostrano a chi osserva come ibride e sospese fra la bidimensionalità del quadro e la scultura. Ma aldilà degli aspetti puramente formali, balza all’occhio l’espressività sottesa alla sua poetica che si muove nell’instaurarsi di un convincente dialogo fra l’essenzialità del segno grafico e l’energia soffusa e avvolgente generata dalla luce, dove quest’ultima, solo in apparenza, sembra contrarsi nel geometrismo di superficie tracciato dalla Meyer.
C’è, inoltre, da sottolineare la sua dedizione allo sperimentare tecniche diverse e innovative, un modus operandi che affonda le proprie radici in quella tradizione Europea dedita all’indagine sui materiali, e da cui nascono i metacrilati su carta, simbolici nella sua intera produzione. Ma ancora, è proprio seguendo questo tracciato che il suo segno grafico viene esaltato, palesandosi nella sua più ampia accezione di indizio, quale linea e colore, abbia esso un valore figurale o simbolico ma comunque elemento costitutivo dell’immagine. Un segno grafico che, infine, nella sua astrazione diventa una sorta di codice espressivo dell’anima, una sinfonia, come spiega la curatrice della mostra Cynthia Penna – metafora del segno dell’artista – che invade lo spettatore e lo avvolge in un crescendo sensoriale di Raveliana memoria. Un crescendo accentuato dalla spinta generata dall’energia della luce che, solo in apparenza costretta da un geometrismo che esprime un debito nei confronti della lezione costruttivista di stampo mitteleuropeo e di primo Novecento, è invece da considerare come elemento concettuale simbolo di una nuova possibilità di visione. L’arte di Claudia Meyer è una vera epifania, un’alchimia della contemporaneità.
La mostra è promossa dall’Istituzione culturale Art1307
Fino al 3 dicembre 2017
Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli
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