Inaugurata lo scorso ottobre 2017, la neonata galleria Centometriquadri Arte Contemporanea di Sergio Gioielli e Maria Gagliardi, sita in Santa Maria Capua Vetere, ha esordito mostrandosi immediatamente come spazio di libero confronto artistico e culturale attraverso una proposta espositiva capace di mettere in dialogo le energie del territorio e consolidate realtà nazionali. Michele Attianese, Pietro Maietta, Viola Pantano e Lucio Perone sono i quattro artisti chiamati ad aprire le porte di un percorso che, sin da subito, si è mostrato attento al nuovo e alla sperimentazione con una mostra volutamente senza titolo a indicare sia l’autonomia delle singole ricerche, tuttavia sorprendentemente in conversazione fra loro, sia l’importanza sottesa ai concetti d’incontro e scambio d’idee. Non è un tema comune, pertanto, a tenere insieme questi artisti ma l’azione propulsiva al confronto ritmata dalle eterogene forme espressive di ciascuno, a cominciare dalle gigantesche matite in pvc e resina di Lucio Perone. Diventate sua cifra inconfondibile, le matite installate a parete sembrano amplificare lo spazio, non solo quello reale della galleria ma anche quello del pensiero contribuendo a risvegliare il senso del gioco, dell’ironia, persino del paradosso senza timore di ripercorrere la storia dell’arte attraverso la messa in forma di un gusto pop-surreale. Anche Pietro Maietta si mostra con sculture a parete contraddistinte da elementi talvolta difficili da decifrare. Frammenti di figure avvolte in carta di giornale cui si aggiungono incerti pezzi di arredo caratterizzati dal colore bianco, raccontano l’impossibilità dell’uomo di sottrarsi a un’informazione pilotata riportandolo, per contrasto, alla condizione dell’infante. I bambini, spesso, sono anche i protagonisti delle opere pittoriche di Michele Attianese, qui presente con una serie di dipinti compendiaria alla sua intera produzione. Si tratta perlopiù di monocromi sui toni del grigio, figure sospese in luoghi dai tratti periferici, o bloccate in attimi apparentemente banali dove inquietudini, solitudini e un sottile senso di vacuità, enfatizzato dalla presenza di architetture e geometrie stranianti, si palesano in chi guarda con la durezza di una verità celata. Tuttavia, un’inattesa dolcezza si concreta negli improvvisi tocchi di colore giallo, rosso, verde, blu o altra cromia, lasciando spazio al sogno di una possibilità alternativa. Infine, incontriamo la giovanissima Viola Pantano il cui lavoro si esprime in particolare attraverso la fotografia. Nei suoi scatti si leggono soprattutto i forti contrasti che albergano nel presente, caratterizzati dalla dicotomia realtà/irrealtà e realtà/virtualità e dove spesso, i luoghi scelti per l’ambientazione dei suoi set conducono a lidi persi nell’oblio. Quattro artisti, dunque, in una mostra che mette a nudo le ricerche di artisti diversi per espressione e generazione, qui insieme senza categorie e pregiudizi ma nella libertà assoluta del loro agire. Agire che, non a caso è stato anche oggetto dell’incontro Rewind curato da Alessandro Demma finalizzato a mettere in scena la processualità stessa dell’opera degli artisti.
Centometriquadri arte contemporanea