In risposta alla tematica della Sessantesima Biennale Arte Foreigners Everywhere, la Fondazione Marta Czok presenta dal 26 marzo al 19 maggio presso il Project Space della Fondazione a Venezia, a due passi dal Ponte di Rialto, la mostra EX_PATRIA, con il patrocinio dell’Ambasciata di Polonia a Roma: una collezione di opere recenti e storiche di Marta Czok, dagli anni Ottanta ai giorni odierni, che riflettono sulla costruzione del concetto di patria. Ne abbiamo parlato con il curatore della mostra e dello spazio, Jacek Ludwig Scarso
In questa terza e ultima parte del mio colloquio con Danilo Quintarelli, entriamo nelle “stanze” del suo laboratorio, ci interroghiamo sulla sua tecnica, sulla sua poetica e suoi legami col nostro tempo.
A margine della sua personale La pelle del tempo al Museo Carlo Bilotti di Roma, in corso sino al 21 aprile 2024, ho incontrato Danilo Quintarelli, indagatore dell’inconscio. Ne è nato questo colloquio, in tre parti, in cui approfondiamo i momenti salienti della sua ricerca.
“Due qui/ To Hear”: questo il titolo del Padiglione Italia alla 60esima Biennale d’Arte di Venezia. Un gioco di parole che mi ricorda tanto una barzelletta del grande Pera Toons sui grassi, i gatti e i giocattoli in inglese. E che dire del Buddha circonfuso di suoni? Solo Luca Rossi, in un post profetico dello scorso anno, se l’era immaginato. Anch’io, a pensarci bene, ho un Budda nello studio: l’ho battezzato il Budda mi ni futtu, cioè il Budda me ne frego di tutto. Il mondo va in rovina? Lui ride! Magari lo stesso Bartolini è in cerca del Nirvana, cui potrebbe avvicinarsi rinunciando al Padiglione. Scherzo, ovviamente. Se non ci fossero le opere, di cosa potremmo chiacchierare? In attesa di vederle, vi giro alcuni appunti sull’arte e gli artisti che ho preso lo scorso anno, sempre a Venezia, durante una mostra di Banksy, che in quella occasione esponeva insieme a Rosa Mundi.
La città di Cassino ha scelto l’immagine che rappresenterà l’anniversario dei suoi ottant’anni dalla distruzione: Due donne di Alessia Forconi. Pubblichiamo, col bozzetto della scultura, che verrà collocata a Cassino all’incrocio di Via Gaetano Di Biasio con il Corso della Repubblica, alcune pacate riflessioni.
In tempi in cui la questione ecologica viene imposta attraverso gesti che, prendendo di mira opere d’arte, attirano l’attenzione su se stessi anziché sulla natura che intendono salvare, Francesco Fossati persegue una ricerca che fa del rispetto e dell’amore per la natura il suo primo obiettivo. Lo abbiamo intervistato, in due puntate, in margine a una sua personale, a cura di Camilla Remondina, presso IAGA Contemporary Art a Cluj/Napoca, in Romania, sino al 20 febbraio 2024. La mostra, derivata dalla vincita del “premio galleria” al Combat Prize nel 2022, è la prima ricognizione del progetto di Francesco Organic Pictures, ormai al suo ottavo anno: pezzi appartenenti ad ogni “stagione” produttiva dialogano tra loro in un allestimento studiato appositamente per la mostra.
L’ultima mostra di Milena Nicosia, Eidola, chiusa il 14 gennaio scorso, si è svolta in uno spazio, Palazzo Cosentini di Ragusa, stupendo almeno quanto problematico in ragione delle modifiche subite dall’uomo, dell’ingiuria degli anni e di una manutenzione difettosa: una location perfetta per rappresentare, anche alla luce di eventi recenti come la pandemia, il potere trasformativo dell’arte e della cultura.
Arrivederci al 12 gennaio e buon 2024!
Dal 13 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024 trentacinque artisti visivi espongono a Roma a Villa Lazzaroni nella mostra La Crociata dei Bambini. Artisti per il disarmo, a cura di Roberto Gramiccia. Il titolo della rassegna è ispirato alla ballata di Bertold Brecht a cui si è richiamato Vinicio Capossela nella scrittura di una recente, bellissima canzone. Un riferimento antiretorico che mira a contrapporre l’innocenza dei bambini agli orrori della guerra. Ne abbiamo discusso col curatore.
Esporre a Palermo porta bene. Chi lo ha fatto, come Gian Maria Tosatti o Massimo Bartolini, ha avuto un posto assicurato in Biennale. Ne abbiamo parlato con Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, mecenate, che ha promosso nei suoi palazzi palermitani esposizioni d’arte contemporanea tra le più interessanti degli ultimi anni.
In questa terza e ultima parte del mio colloquio con Elena Caterina Doria, oltre a informarci, come di consueto, sul lavoro corrente e sui suoi prossimi impegni, facciamo conoscenza dei suoi maestri e dei suoi riferimenti contemporanei; indaghiamo infine il suo rapporto con le nuove tecnologie.
In questa seconda parte del mio colloquio con Elena Caterina Doria, la ricerca dell’artista è indagata nella compenetrazione tra natura e cultura e nella sua dimensione memoriale.