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Carolyn Christov-Bakargiev il nuovo direttore di GAM e Castello di Rivoli

Carolyn Christov-Bakargiev_Patrizia Asproni_Antonella Parigi_15settembre15_Foto_Sabina ArenaCarolyn Christov-Bakargiev, nuovo direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, è stata presentata oggi alla stampa e alla Città, negli spazi de Le Roi Dancing Lutrario disegnato nel 1959 da Carlo Mollino. La scelta del luogo vuole ricordare un momento di proficua collaborazione tra i due musei, che nel 2007 dedicarono a Mollino una grande mostra retrospettiva congiunta.

Carolyn Christov-Bakargiev è stata nominata lo scorso 11 maggio dal Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei congiuntamente con il Consiglio di Amministrazione del Castello di Rivoli.

La sua professionalità, esperienza e autorevolezza maturate in contesti internazionali, insieme alla qualità del progetto presentato, hanno consentito ai due Consigli – con il contributo della commissione internazionale formata da Gabriella Belli, Direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, Bernard Blistène, Direttore del Musée national d’art moderne – Centre national d’art et de culture Georges Pompidou e Francesco Manacorda, Direttore Artistico della Tate Liverpool – di scegliere all’unanimità, tra 171 candidature pervenute, una figura che avrà certamente le caratteristiche per intraprendere un nuovo e stimolante percorso scientifico e culturale, che porterà i due musei a divenire un unico polo di eccellenza internazionale per l’arte moderna e contemporanea.

Conferenza _CCB_15settembre15_Photo_Sabina ArenaDurante la conferenza stampa Carolyn Christov-Bakargiev ha illustrato le linee generali del suo progetto di direzione. Christov-Bakargiev ha spiegato, in particolare:

I tre grandi assi di cambiamento della nostra epoca sono la rivoluzione tecnologica, digitale e informatica, con le sue conseguenze economiche, sociali, e politiche; la globalizzazione e l’interrelazione tra società ancora oggi ordinate secondo sistemi coloniali e post-coloniali; la crisi ambientale e la necessità di immaginare un mondo in cui la prospettiva, invece che antropocentrica, sia policentrica o acentrica. All’interno di questa realtà complessa (era digitale – post-colonialità – relazione con l’ambiente), artisti, scienziati e altri rappresentanti culturali immaginano nuovi mondi, pensano a come ampliare la nostra concezione di alterità per includervi non solo l’umanità, ma anche i co-creatori del mondo e dell’ambiente grazie a una nuova ecologia politica, che forma alleanze tra ricerca artistica e studi scientifici, oltre la separazione tra natura e cultura, tipica del modernismo. Nell’era digitale, dove gran parte delle nostre relazioni sono virtuali, il ruolo del museo “fisico” è creare una serie di nuovi spazi pubblici. Queste nuove, intense, fisiche forme di aggregazione incarnano la consapevolezza che gli oggetti e la materia hanno importanza, che le nostre esperienze indirette sono legate e interagiscono con quelle fisiche e corporee, e indicano come gettare nuove basi per un futuro sostenibile, vitale e dinamico. Le collezioni museali sono il luogo in cui costruiamo il nostro futuro attraverso una riflessione sul passato, mentre la vita di ogni giorno nel museo è il modo in cui trasformiamo il nostro presente. 

Carolyn Christov-Bakargiev assumerà l’incarico a partire dal primo gennaio 2016.

Carolyn Christov-Bakargiev (Ridgewood, New Jersey, 1957) è tra i più accreditati curatori di arte contemporanea a livello internazionale. È curatore della 14. Biennale di Istanbul (2015), Distinguished Visiting Professor in Art Theory and Practice a Northwestern University, Chicago (2013-2015) e Getty Visiting Scholar (2015). In precedenza è stata Direttore Artistico di dOCUMENTA (13) (2008-2013), Direttore ad interim del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (2009), Direttore Artistico della 16. Biennale di Sidney (2006-2008), Capo Curatore di Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (2002-2008) e Senior Curator del MoMA P.S. 1 di New York (1999-2001). Ha al suo attivo la curatela di importanti mostre di arte contemporanea, tra le quali SALTWATER: A Theory of Thought Forms (2015), dOCUMENTA (13) (2012), Revolutions – Forms That Turn (2008), Faces in the Crowd (2005), William Kentridge (2004), Pierre Huyghe (2004), Franz Kline (2004), The Moderns (2003), Animations (2001), Janet Cardiff: A Survey of Works including collaborations with George Bures Miller (2001), Around 1984: A Look at Art in the Eighties (2000), Greater New York (2000).

(dal c.s.)

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