Nuovo appuntamento al Palazzo Valle di Catania, di scena saranno “Burri e Fontana – Materia e Spazio“.
Per realizzare la più essenziale esposizione che sia mai stata dedicata al confronto tra i due titani dell’arte italiana del ‘900, si sono messe insieme tre Fondazioni: quelle intitolate ai due artisti (la Fondazione Fontana di Milano e la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello) e la Puglisi Cosentino che, con la curatela di Bruno Corà, propone ed organizza la grande mostra che sarà allestita appunto a Palazzo Valle, nel cuore storico di Catania.
Protagonista, dal 15 novembre 2009 al 14 marzo 2010, sarà il confronto tra opere sceltissime dei due interpreti dell’arte contemporanea a livello internazionale, artisti che, ognuno con specifiche invenzioni pittorico-plastiche, hanno segnato i gradi più avanzati della ricerca artistica negli ultimi sessant’anni, imprimendo alle arti visive una svolta di radicale mutamento.
L’evento ha la particolarità di proporre, vis a vis, i capolavori dei due maestri, opere attentamente selezionate per documentare un arco temporale che vede entrambi impegnati con vigore nell’affermazione delle due distinte poetiche: il primato della materia per Burri e la concezione spaziale per Fontana. Ambiti di ricerca che, anche dopo la scomparsa dei due protagonisti, continuano ad essere il terreno di ricerca di tutte le generazioni a loro successive: dagli artisti minimalisti e dell’arte povera sino ai protagonisti dell’arte dell’environment e della scultura en plein air.
A partire dalla condivisa volontà di sottolineare l’essenziale contributo fornito dall’arte dei due grandi maestri, si è proceduto all’individuazione dei nuclei più significativi della loro creazione.
Così, se per Burri la materia è stata di volta in volta ‘presentata’ nelle elaborazioni dei “Catrami”, dei “Sacchi”, delle “Plastiche”, delle “Combustioni”, dei “Ferri”, dei “Cellotex”, dei “Cretti”, fino allo straordinario “Cretto di Gibellina” che trova proprio in Sicilia la sua dimensione a scala paesaggistica, per Fontana l’assidua definizione della spazialità avviene sotto il segno dei suoi “Concetti spaziali”, siano essi le sculture del ’47 o i “Buchi” e i “Tagli _ Attese” degli anni tra il ’49 e il ’58, oppure gli “Ambienti”, le “Nature”, i “Quanta” e i “Teatrini” e altre straordinarie creazioni in metallo o al neon che concludono la sua vicenda artistica.
La mostra (circa 100 le opere scelte da Bruno Corà) sarà allestita negli eleganti saloni di Palazzo Valle, capolavoro del barocco catanese. L’allestimento renderà possibile l’osservazione contestuale delle opere.
Una sezione del percorso espositivo sarà dedicata alle grafiche e ai disegni dei due maestri, rendendo così possibile un approfondimento delle fasi preliminari e di studio dell’opera dei due maestri.<