In un periodo storico dominato da una crisi che investe tutti i campi e che vede, in quello artistico e culturale, l’affermarsi progressivo di nuove iniziative auto-organizzate ed indipendenti, è bello constatare che alcune Istituzioni continuano comunque a promuovere giovani artisti e a mettere questi in contatto con entità riconosciute e già ufficializzate: è il caso dell’ufficio di Relazioni Internazionali dell’Accademia di Belle Arti di Brera, che da tre anni si impegna a incoraggiare lo scambio tra realtà diverse in nome di un avanzamento della Ricerca.
Tutto è cominciato appunto tre anni fa, con l’adesione da parte di Brera al programma di Biennale Sessions, con workshops indirizzati a studenti Erasmus e dell’Accademia che si sono svolti nei giorni di inaugurazione della Biennale di Venezia e che hanno visto, nel corso delle varie edizioni, la partecipazione di Alain Urrutia (artista ex Erasmus Braidense che ha presentato una mostra al Guggenheim Bilbao) e Nina Voets (ex studente braidense oggi performer e gestore culturale della Notte dei Musei di Delft); poi, l’Arch. Benedetta Tagliabue, Aves Projct et al; Paolo Martore per il NACCA (network New Approach for Conservation of Contemporary Art-Marie Curie european Program), Marco Trulli della BCJEM, Biennale del Mediterraneo, Antonio Manuel e Camillo Osorio artista e curatore del Padiglione Brasile alla Biennale 2015, tutto con il coordinamento di Massimo Mazzone per conto di Brera.
È interessante ricordare che durante il workshop dell’anno scorso con Benedetta Tagliabue è stato invitato ad esporre il proprio lavoro e la propria linea di ricerca il collettivo Aves Project, formatosi nel dipartimento di Nuove Tecnologie a Brera nel CCCB di Barcelna e in Arquitecturas Colectivas sempre a Barcelona: lo stesso collettivo è stato meritatamente premiato quest’anno ai Tent Academy Awards(Premio internazionale delle Accademie di Belle Arti) di Rotterdam nella categoria Best Foreign Film Award, ottenendo un periodo di residenza negli spazi dell’Istituzione e una sovvenzione economica per il proseguimento del progetto ed è ora finalista nel prestigiosissimo Premio Solinas.
Sempre l’anno scorso Relazioni Internazionali ha ospitato negli spazi della chiesa di San Carpoforo un workshop di due giorni di Antoni Muntadas, artista dall’approccio multidisciplinare che da sempre nutre un grande interesse per il funzionamento dei media e la cui pratica tende a svelarne i sistemi di controllo: una linea di ricerca che lo accosta, anche per generazione, a Joey Skaggs, altro illustre ospite dell’Accademia di Brera/Relazioni Internazionali che, per l’occasione, ha inaugurato una partnership con lo IULM di Milano coinvolgendo nel ruolo di relatori Nello Barile (sociologo), Andrea Marini (filmaker), Tito Vagni (sociologo) e Andrea Staid.(il più brillante dei giovani antropologi italiani).
Questo primo semestre di anno accademico, oltre alla conferenza con Skaggs, ha visto altre importanti collaborazioni, spesso in concomitanza con eventi che si stavano svolgendo a Milano.
È stato il caso, ad esempio, di Biennale Off, progetto a cura Marco Trulli e realizzato nell’ambito di Mediterranea 17 (la Biennale del Mediterraneo), a cui l’ufficio di Relazioni Internazionali ha aderito portando negli spazi della Fabbrica del Vapore le performance di due collettivi braidensi: In Vino Veritas di BreRaum (Terapeutica artistica/Nicoletta Braga) e una serie finita di ciao come stai di Agreement to Zinedine.
A proposito di Agreement to Zinedine, è importante ricordare che due dei suoi fondatori, i giovani Dario Bitto e Luca Petti, già stavano allora occupando gli spazi di Via Procaccini 4 come partecipanti al progetto formativo e allestitivo Academy Awards che, giunto quest’anno alla sua terza edizione, ha visto la presenza massiccia degli studenti di Brera, essendo 12 dei 16 partecipanti studenti o neolaureati dell’Accademia di Brera: una prova, seppure indiretta, che l’Istituzione milanese rappresenta ancora un punto di riferimento per la formazione di giovani artisti in Italia, e ci auspichiamo possa raggiungere e allinearsi presto al competitivo panorama educativo europeo.
Qui l’elenco dei 16 partecipanti agli Academy Awards, con un contrassegno per gli studenti dell’Accademia di Brera: Dario Bitto, Paolo Brambilla, Giada Carnevale, Nicole Colombo, Lucia Cristiani, Filippo De Marchi, Valentina Furian, Diego Gualandris, Lorenza Longhi, Edoardo Manzoni, Leonardo Mastromauro, Luca Petti, Margherita Raso, Giovanni Riggio, Riccardo Sala, Natalia Trejbalova.
È stata inaugurata martedì 15 dicembre presso la Fabbrica del Vapore, la mostra conclusiva degli Academy Awards; i lavori degli artisti partecipanti rimarranno esposti fino al 20 gennaio 2016. Nel periodo più recente, Brera ha anche ospitato il workshop Corpo Obra dell’artista visivo e coreografo italo-brasiliano Davide De Merra che ha organizzato, in occasione delle giornate Erasmus+ call 2016, un laboratorio su forza equilibrio e forma concomitante alla mostra polifonica e multidisciplinare degli studenti Erasmus negli spazi del Conservatorio di Milano, una mostra con partecipanti da 15 Paesi (qui la lista completa degli studenti partecipanti: Athanasios Alexopoulos, Nicolas Barreto Perez, Alicia Bernal Molina, Molly Bland, Gaia Ceresi, Magda Cicchitti, Samuela Coffetti, Francesco Fondacci, Aida Galceran, Clara Garrido Pascual, Mariam Haas, Luca Maestroni, Claudia Mazzola, Milagros Montesinos Belmonte, Simone Natalizio, Andriana Oborocean, Jieun Park, Sonia Picorel, Ion Popa Zevideanu, Camille Pozzo di Borgo, Morgane Queré,Monica Rocca, Cecile Rotereau, Lina Maria Sanchez Mateus, Aleksandra Veronika Santoemma, Jovana Tucovic, Karmele Ugalde, Riccardo Vitali, Alexandra Zachi, Federica Zianni, Yuhen Wang). In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo pdf scaricabile a qui.
Cosa ci aspetta poi nel 2016? L’anno si aprirà con una serie presso Brera e la Triennale di Milano in cui i relatori invitati tratteranno temi attinenti alla produzione culturale contemporanea: Paolo Martore sui nuovi approcci alla conservazione dell’arte contemporanea; Tino Broemme su editoria indipendente e autorganizzazione studentesca;
Maurizio Lazzarato su Duchamp e il rifiuto del lavoro; Daniele Porretta sull’utopia e distopia nella città Moderna; Josè Juan Barba sulla natura dello spazio pubblico; Antonio Pizza de Nanno su architettura e Futurismo; Andrea Staid e Nello Barile cureranno un workshop di esplorazione urbana.
Infine, in Primavera, si replicherà l’ormai tradizionale partecipazione a Biennale Sessions in occasione della Biennale di Architettura diretta da Alejandro Aravena, con un seminario che si terrà nel primo giorno di apertura al Pubblico con ospiti d’eccezione.
Valeria Baudo