A meno di un anno dalla mostra Broken Fall (Geometric), la Galleria Enrico Astuni di Pietrasanta (LU), propone fino al 29 Maggio la collettiva Broken Fall (Organic), ancora una volta a cura di Giovanni Iovane e Alessandra Pace. Il cadere è una delle metafore più ricorrenti nella modernità, del tutto differente dal generico volare, magari più denso di risvolti concettuali, ma meno ricco di connotazioni psicologiche ed estetiche anche sul fare artistico, poiché la caduta presuppone una traiettoria, una direzione, l’insistenza sulla forza di gravità e sulla fissazione di un evento che esula dalla banalità del quotidiano. Gli artisti presenti hanno tutti, in modo molto personale, interpretato questa situazione di “volo a scadenza”; in mostra troviamo William Anastasi, Paolo Chiasera, Simon Faithfull, Mathilde ter Heijne, Hannu Karjalainen, Christoph Keller, Cristiano Mangione, Andrea Melloni, Paolo Parisi, Luca Pozzi, Richard Rigg, Jens Risch, Arcangelo Sassolino, Roman Signer, Annika Strom, Bill Urmenyi, Luca Vitone, Robin Watkins/Torben Tilly.
“Le cose accadono e cadono, dopo un volo più o meno breve. L’aspirazione (o l’oggetto del desiderio) non è più lanciarsi, e rimanere in volo ma ri-cadere, con una precisa intenzione, a terra“.