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BoCs Art Cosenza | Ore 03.00. 14° giorno di residenza

Notte tra il 23 e il 24 ottobre. Nell’area 3 si consuma la notte degli artisti invitati a Cosenza per i Bocs Art. Una notte calda, diversa dalla mattinata incominciata piovosa. Siamo tutti nell’agorà, chi per mettere a punto le ultime fasi della lavorazione delle opere (che poi sono i passaggi più delicati, più faticosi, più rischiosi), chi per aiutare, chi per sostenere.
Paolo Migliazza questa notte realizza lo stampo in gesso del modello in creta. Si capisce subito che è un momento impegnativo. Lui non interrompe neanche per la cena. Anna, la nostra cuoca gli porta da mangiare nel Bocs, non ci sta a lasciarlo digiuno. Ma lui continua, è sicuro di sé e di quello che fa. Il bambino in creta a poco a poco, con gesto sapiente, si riveste di bianco gesso. E’ un bambino colto in quel particolare momento di passaggio tra l’infanzia e la prima coscienza adolescenziale. Racconta l’istante del cambiamento. E il gesso che copre come un bozzolo la figura evanescente, svelerà da lì a breve una trasformazione.
Un momento intenso per tutti. Siamo uniti più che mai questa sera.
Simone Bubbico invece è pronto; questa notte lui ha finito il lavoro e sposta e ridispone gli elementi dell’opera per provare l’allestimento finale. Il lavoro è delicatissimo ed estremamente poetico. Racconta del Tempo e dello Spazio che esso occupa. Il processo si compie attraverso l’assorbimento dei fluidi di materiali diversi: un ramo reciso, una impilata di carta, una lastra di gesso in una “quasi equazione” che passa dal Tempo trascorso allo Spazio percorso.
Tra loro hanno stretto una bella amicizia, insieme anche con Tiziano Bellomi. Hanno una grande affinità poetica. Tiziano e Paolo lavorano contemporaneamente ad un progetto a quatto mani dal titolo Pneuma: un’opera di Paolo viene inglobata in una di Tiziano. Tiziano Bellomi entra nel vivo della dimensione temporale attribuendo a questa una valenza eterna. IN ME CRESCE IL RAMO è una azione artistica attraverso la quale celare i ricordi. Il suo progetto artistico cerca di conquistare il senso assoluto dell’eterno nascondendo nel tronco di un albero, un piccolo contenitore metallico, sigillato ermeticamente, contenente una poesia manoscritta dell’autore Andrea Guastella.
Il Tempo è il protagonista di questi 3 interventi, lo stesso tempo che trascorre morbido in questa nottata e che nessuno vuol far finire. C’è magia…

Da il DIARIO di Jasmine Pignatelli arista in residenza per Bocs Art Cosenza | II sessione anno 2016

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