29 ottobre. Ieri sera c’è stata la festa dell’Arte a Cosenza. Con i Bocs allestiti per la presentazione delle opere realizzate in residenza e con noi artisti un po’ più ripuliti del solito da gesso, cemento, stucco e altro. Bocs dopo Bocs, opera dopo opera, l’inaugurazione iniziata alle 19.00 si è conclusa tardissimo. Abbiamo ringraziato, l’organizzazione, la città di Cosenza, il fiume Crati, Piero Gagliardi, Patrizia Pichierri e Fabrizio Marano e tutte le figure che hanno sostenuto e che credono in un progetto che non è solo di valorizzazione del territorio e finalizzato alla produzione artistica da destinarsi al nascente Museo di Arte Contemporanea, ma è un progetto di crescita, un comune sentire che riallinea l’uomo con l’arte, con il territorio e con il ruolo centrale che la cultura deve tornare ad avere.
Guardare il proprio occhio in una goccia d’acqua, contemplare lo scorrere del tempo attraverso un pigmento colorato, salire su una cupola per dominare tempo e storia, ricostruire parole perse nella incomunicabilità, materializzare un frammento di luce, disegnare con la mano sbagliata, immergersi in una ricostruzione utopica della città, confrontarsi con l’arte attraverso l’artista, confrontarsi con l’arte attraverso la mutazione di un corpo congelato nella materia, perdersi nella natura profonda del perdono, essere svelati dagli animali, far crescere un ramo dentro noi, far fluttuare il tempo del passato nel presente, dedicare alla memoria di chi ha saputo vivere di arte e di cultura, assistere alla trasformazione di materiali tecnologici in materia poetica, mappare la propria pelle, assistere al processo creativo e liberarlo nella distruzione, immergersi nel segno, disattivare e ripristinare la comunicazione. Così hanno fatto l’arte i 19 artisti invitati: Raffaella Romano, Piero Chiariello, Jasmine Pignatelli, Caterina Arcuri, Antonella Raio, Luca Guatelli, Federico Losito, Dunia Mauro, Tiziano Bellomi, Isotta Bellomunno, Meri Tancredi, Elena Diaco Mayer, Dario Agrimi, Alessandra Abbruzzese, Paolo Migliazza, Simone Bubbico, Michela Tobiolo, Noemi Vola, Guerrilla Spam
Dopo 20 giorni di vita condivisa e di lavoro serrato le nostre opere sono consegnate alla città, noi ne usciamo umanamente e culturalmente più arricchiti e ancora stamattina una grande euforia aleggia sopra noi.
Da il DIARIO di Jasmine Pignatelli arista in residenza per Bocs Art Cosenza | II sessione anno 2016