Beautiful Dreamer, Il nuovo sogno americano tra Lowbrow Art e Pop Surrealism è il nuovo libro di Ivan Quaroni che affronta in modo analitico e puntuale la storia di questo movimento artistico americano formatosi nei primi anni Novanta del Novecento nell’underground culturale della Los Angeles dell’epoca.
Sebbene l’interesse da parte di tutto il sistema dell’arte:critici, galleristi e collezionisti per la Lowbrow Art sia sempre stato alto negli ultimi trent’anni – sono numerosi i cataloghi di mostre, gli articoli e i saggi dedicati a questa forma d’arte – il volume di Quaroni è il primo in Italia dedicato all’argomento. In queste pagine finalmente si storicizza questo linguaggio espressivo, ripercorrendone le tappe a partire dalle origini, i cui modelli sono individuati dall’autore nel contesto americano degli anni Quaranta e Cinquanta, seguiti da una lunga catena d’influssi, incroci e ibridazioni di differenti subculture, che in California, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, si sono avvicendati fino all’inizio degli anni Ottanta.
Per Quaroni la Lowbrow Art è il più grande movimento artistico formatosi dopo l’avvento dell’Era Digitale, una corrente spesso – a suo avviso – banalizzata oltre i confini del territorio americano, intorno alla quale questo volume rappresenta il primo tassello per studi futuri. Il libro, sebbene indirizzato a studiosi del campo, con approfondimenti critici di levatura, si presta simultaneamente ad una lettura agevole anche per chi si approccia in modo amatoriale alla materia, risultando avvincente e coinvolgente in particolare nello spaccato dedicato a quelle figure cui riferire l’esordio della Lowbrow Art.
Beautiful Dreamer, Il nuovo sogno americano tra Lowbrow Art e Pop Surrealism scorre con una terminologia semplice che rende il saggio facile da leggere, permettendo di penetrare l’argomento senza perdere il filo diacronico del discorso, e facendo scoprire passo a passo un mondo nuovo, poco conosciuto, ma “stranamente” familiare a molti.
Il volume, edito da Edizioni Falsopiano 2017, è accompagnato da due interventi di Giuseppe Veneziano e Vanni Cuoghi, oltre che da una prefazione di Luca Beatrice e una introduzione di Sonia S. Braga