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Collettivo Basurama

Basurama è un gruppo dedicato alla ricerca, creazione e produzione culturale e ambientale fondato nel 2001, che ha concentrato la sua area di studio nei processi di produzione, la generazione di rifiuti che questi implicano e le possibilità creative che possono nascere da queste situazioni contemporanee.

Nato nella Scuola di Architettura di Madrid è stato in continua evoluzione, prendendo nuove forme sin dal suo inizio. Ha lo scopo di studiare la produzione di massa di spazzatura reale e virtuale nella società dei consumi portando nuove visioni di agire come generatori di fenomeni di pensiero e di atteggiamento. Rileva lacune all’interno di questi processi di produzione e consumo che non solo sollevano domande sul modo in cui usiamo le risorse, ma anche il nostro modo di pensare, di lavorare, di percepire la realtà.

Basurama si propone di trovare i rifiuti dove non sarebbe così evidente a trovarli e studiare la spazzatura in tutti i formati. È diventato uno spazio multidisciplinare in cui le attività più disparate, ma contemporaneamente sviluppare un approccio comune. Avere un posto accanto alle arti visive in senso lato, tutti i tipi di workshop, conferenze, concerti, film e pubblicazioni. Basurama mira inoltre a creare una piattaforma per entrare in contatto e lavorare insieme personaggi del tessuto sociale che occupano posti molto diversi e tuttavia essi non sono molto distanti, anche considerato come uno spazio di incontro quale nodo creativo.

Quest’anno sono stati gli unici rappresentanti della Spagna, nel World Design Capital Taipei. Hanno realizzato la prima mostra alla galleria Moises Perez de Albeniz, Abundancia. Hanno piantato un campo di girasoli con 7.000 abitanti dell’Ensanche de Vallecas, portandoli poi a Abierto por Obras al Matadero Madrid (dove saranno esposte fino all’8 gennaio) mangiando poi i loro prodotti. Hanno dinamizzato il processo di co-progettazione dello spazio pubblico della futura Biblioteca di San Fermín, a Usera, e hanno costruito parchi giochi con i cittadini che li godono in Asia (Taipei), Africa (Ben Guerir, Marocco) e in America (SESC Vila Mariana, San Paolo), e hanno trasformato un paio di cortili delle scuole a Madrid (BVM Cullera, IDEO college). Hanno animato le feste di Fanzara al festival MIAU con l’aiuto dei suoi abitanti. Hanno creato l’ombra per il festival dei Poeti nella piazza Matadero e godono dell’hacking urbano all’Antipodes Café di Oslo.

Per chiudere l’anno hanno voluto celebrare un Natale diverso creando Natale Re!, Con una trilogia di installazioni su facciate del CaixaForum di Barcellona, ​​Madrid e Saragozza, realizzate con materiali di scarto in queste feste, fino a 8 gennaio.

Ha realizzato più di 100 progetti in quattro continenti, con sede a Madrid e un ufficio permanente a San Paolo (Brasile) e Bilbao (Spagna).

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Roberto Sala

Art director della rivista Segno insegna Grafica editoriale all'Accademia di Belle Arti di Brera