Piazza del Ferrarese a Bari presa d’assalto dalle cisterne industriali. L’arte contemporanea è tornata a essere spazio di arte urbana attraverso il progetto di Raffaele Quida dal titolo “Continuum”, che ha visto coinvolta la città di Bari per la sua seconda tappa dopo quella leccese. Dodici cisterne ingabbiate e riempite con un liquido che ricorda quello amniotico, hanno invaso lo spazio urbano sollecitando i passanti a interagire inconsapevolmente con le strutture. Il passaggio casuale delle persone all’interno della zona allestita le ha spinge ad effettuare un percorso “differente: quindi, nessun intervento in qualche modo preordinato, ma solo un coinvolgimento reale. Il progetto barese, curato da Antonella Marino con il coordinamento di Isabella Battista, si sposterà a settembre a Taranto.